Il direttivo

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martedì 18 dicembre 2012

FECONDAZIONE ARTIFICIALE: PER O CONTRO L’UOMO?

Mons. Gaspare Gruppuso

Molti quando si parla di fecondazione artificiale e legge 40 mettono subito le mani avanti affermando che bisogna lasciare alla libertà di coscienza certe questioni.
La fecondazione artificiale o procreazione artificiale è l’insieme di quelle procedure tecniche volte ad ottenere un concepimento umano fuori del processo naturale dell’unione sessuale dell’uomo e della donna.
Negli ultimi quattro anni il Movimento per la vita di Marsala si è spesso interrogato sul dibattito intorno alla FIVET, rilevando che quasi mai sui mass-media c’è stato uno sforzo per fare chiarezza su queste tecniche di fecondazione extracorporea.
Si è constatato sovente che l’uomo della strada è disinformato e spesso anche ingannato, che persone disponibili ad accogliere un messaggio rispettoso della vita umana sono state sviate da false notizie (esempio: “l’omologa è la FIVET cattolica”).
Per poter offrire una informazione e formazione corretta delle coscienze (innanzitutto da un punto di vista dell’etica umana), si è pensato di realizzare lo scorso venerdì 14 dicembre, nell’ambito del Seminario di Bioetica, un incontro che dicesse una parola chiara.
Per l’occasione è stato invitato a relazionare mons. Gaspare Gruppuso, docente ed esperto di Bioetica il quale ha innanzitutto offerto un giudizio etico sulla fecondazione artificiale che essenzialmente si articola su tre punti: l’embrione è un essere umano (lo affermano gli scienziati); la fecondazione artificiale è illecita perché scinde nell’atto sessuale coniugale la dimensione unitiva e quella procreativa; la terza esigenza etica è l’unità della famiglia in quanto nella fecondazione artificiale il figlio viene aggregato o introdotto dall’esterno nella famiglia e, nel caso della fecondazione eterologa, oltre ad introdurre una terza o quarta persona, è anche privato dell’identità dei propri genitori.
Inoltre, mons. Gruppuso ha offerto chiarezza e verità sulla FIVET (Fecondazione In Vitro ed Embryo Transfer), una tecnica di procreazione medicalmente assistita che consiste nell'ottenere la fecondazione dell'ovocita al di fuori del corpo della donna con conseguente formazione dell'embrione e successivo trasferimento in utero dello stesso.
Pochi sanno, ad esempio, che la FIVET provoca la morte di un numero rilevante di embrioni umani poiché per ottenere un bambino si rende necessario sacrificare molti suoi fratellini.
Il relatore ha dunque ricordato che in nessuna norma del nostro ordinamento esiste un “diritto al figlio”. Il lodevole desiderio di averli non giustifica l’uso di ogni mezzo.
Uno stato laico ha il dovere di difendere tutti i suoi cittadini, mentre la FIVET uccide migliaia di italiani. Una democrazia autentica difende i più deboli dall’arbitrio dei più forti, affinché la legge della forza sia rimpiazzata dalla forza della legge.
Ultima tra le grandi nazione europee, anche l’Italia nel 2004 si è finalmente dotata di una legge che regolamenta le tecniche di fecondazione artificiale.
Il movimento per la vita, insieme ad altre associazione aconfessionali e alla Chiesa Cattolica, pur non condividendo il principio della fecondazione artificiale ed alcuni aspetti della legge 40/2004 sono concordi nell’ asserire che essa dopo più di quaranta anni di contrasti, ha segnato la fine del Far West procreativo italiano. Inoltre la legge 40/2004 afferma il diritto inalienabile alla vita di tutti gli embrioni umani ed in quanto legge dello Stato italiano va rispettata.

sabato 8 dicembre 2012

“L’embrione umano è vita umana nascente fin dalla fecondazione”

Don Giovanni Russo, direttore Scuola Superiore Bioetica e sessualità di Messina
“L’embrione umano è vita umana nascente fin dalla fecondazione”. A ribadirlo, venerdì 30 novembre, alle circa 90 persone, tra insegnanti, studenti, appasionati di bioetica, volontari e curiosi che hanno partecipato al primo incontro del Seminario di Bioetica organizzato dal Movimento per la vita di Marsala è stato don Giovanni Russo, direttore della Scuola Superiore di Bioetica e sessualità di Messina.
Il relatore ha posto l’accento sulle varie ‘domande etiche’ che da sempre sono state segnate da inquietudine, in particolare: “Chi o cos’è l’embrione umano?”.
Anticamente ci si poneva la questione più per il rincrescimento della perdita del nascituro (una vita è nata … l’uomo può scegliere di fermarla?).
Oggi le domande etiche riguardano invece aborto; procreazione assistita; Selezione pre-impianto; Cellule staminali; Congelamento embrioni; Filiazione biologica/genetica; Pillola giorno dopo, dei 5 giorni dopo, RU486; Spirale (IUD); Sperimentazione embrioni.
In passato si dava una risposta esclusivamente ‘Biblica’ – secondo la quale Dio è fonte e Signore della vita e l’uomo non ne può disporre in modo arbitrario – e ‘filosofica’. Si pensi alle dispute dei filosofi greci o dei Padri della Chiesa sull’animazione immediata o tardiva, cioè se l’embrione ha un’anima sin dall’inizio del concepimento o successivamente.
Questo fino a 50 anni fa, da quando, cioè, la scoperta del DNA consente valutazioni scientifiche importanti per l’etica.
Questa fondamentale scoperta ha dimostrato inconfutabilmente che l’embrione nel suo genoma è assolutamente unico e irripetibile; ha una precisa individualità somatica; presenta una legge ontogenetica di sviluppo.
I vari stadi evolutivi indicano l’evoluzione di uno sviluppo ma non dell’identità dell’embrione che nel suo genoma è sempre ciò che è.
Nonostante l’evidente rivelazione scientifica vi sono diverse visione contrarie che negando la verità, cioè che l’embrione vivente, a iniziare dalla fusione dei gameti, non è un mero cumulo di cellule disponibile,
ma un reale individuo umano in sviluppo che si autocostruisce.
Il Rapporto Warnock afferma, per esempio, che l'embrione è vita umana solo dal 14-16 giorno dal concepimento (“stria primitiva”, primo abbozzo di cellule neurali). Sono stati coniati nuovi termini , come «PRE-EMBRIONE» o EMBRIONE «IN POTENZA».
Per fini ideologici o puramente commerciali, ha affermato il relatore, si vuole negare che l’embrione umano, sin dal suo concepimento, ha la stessa dignità e gli stessi diritti di ogni soggetto umano.
Oggi giorno gli interventi «NON ETICI» SULL’EMBRIONE sono davvero tanti: L’ABORTO Procurato (chirurgico) e Chimico (contragestativi: spirale, pillola del giorno dopo, dei 5 giorni dopo, RU 486, … );
TECNICHE EXTRA-CORPOREE (in vitro) di EMBRIOTECNOLOGIE E PROCREAZIONE ASSISTITA (Fivet, Icsi, …); Clonazione, Cellule staminali embrionali, etc, etc…
Don Giovanni Russo si è soffermato a parlare delle Cellule staminali, sulle quali la scienza medica ripone molte speranze per la capacità di auto-rinnovarsi (cioè di riprodursi a lungo) e la capacità di dare origine a cellule altamente differenziate (nervose, muscolari, del sangue, ecc.).
Sebbene le cellule staminali ‘adulte’ non danno origine a rischi particolari e tuttora curano circa 100 malattie, ha affermato don Russo, molti si stanno accanendo sull’utilizzo delle cellule staminali ‘embrionali’ che pone molti quesiti ‘etici’.
Perché creare embrioni con il proposito di distruggerli, anche se con l’intenzione di aiutare i malati?
È del tutto incompatibile con la dignità umana! È gravemente immorale sacrificare una vita umana per una finalità terapeutica. Inoltre le cellule staminali embrionali hanno mostrato oncogenesi e ad oggi non curano alcuna malattia.
Il prossimo incontro del Seminario di Bioetica si svolgerà venerdì 14 dicembre alle ore 18.00. Il tema che si tratterà è “DIGNITA’ UMANA, FECONDAZIONE ASSISTITA E LEGGE 40/2004”.
Per info e iscrizioni chiamare il 328.9736094