Il direttivo

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sabato 21 maggio 2011

CONCLUSO IL SEMINARIO INFORMATIVO "PRENDERSI CURA DELLA VITA"


Si è concluso venerdì 20 maggio il seminario informativo “Prendersi cura della vita” organizzato dal Movimento per la Vita di Marsala. Dieci incontri, dieci importanti argomenti, dieci occasioni di incontrarsi, discutere, condividere e conoscersi meglio.
Bella l’atmosfera che si è venuta a creare durante l’intero corso al quale hanno partecipato circa 50 persone, in buona parte giovani. Momento culminante, significativo ed emozionante della serata è stato quello della visione del video “Madre Teresa e il più povero dei poveri…”. Molto toccanti le parole rivolte dalla piccola Beata albanese durante i vari incontri avuti con la nostra associazione ed in particolar modo hanno colpito un po’ tutti le straordinarie parole dell’intervista che ella volle concedere in esclusiva al Movimento per la vita.
Il breve dibattito che ne è conseguito è stato molto proficuo. Si è preso coscienza, grazie agli incontri fin qui fatti e probabilmente soprattutto grazie alle parole sempre attuali e cariche di incoraggiamento e di speranza di Madre Teresa –, che le difficoltà di tante famiglie e di tante donne sole non devono farci arrendere ma piuttosto spronarci ad un impegno sempre maggiore. Va prendendo sempre più consistenza la nascita di un centro di ascolto per donne e famiglie in difficoltà, che ci auguriamo possa essere preludio all’apertura di un Centro di aiuto alla vita anche a Marsala. Sono state infatti diverse le persone che hanno espresso il desiderio di poter dare il proprio contributo.
L’obiettivo del seminario informativo proposto quest’anno a Marsala dal Movimento per la vita sembra a questo punto aver raggiunto il suo obiettivo principale, che insieme al voler contribuire alla ’alfabetizzazione’ della vita, era soprattutto  quello di far nascere nei partecipanti il desiderio di ‘prendersi cura della vita’; di tutta la vita, soprattutto quella nascente.
Foto di repertorio
A termine della serata, dopo aver consegnato gli attestati a relatori e partecipanti e dopo un breve rinfresco, ci si è salutati con una certa emozione. Tutti, soci e simpatizzanti, hanno compreso che durante il seminario si è diventati parte attiva del “popolo della vita”.
Ognuno di essi, infatti, da oggi in poi, è chiamato a dare il proprio contributo in modo ancora più vigoroso – secondo le proprie possibilità e capacità – all’impegno in favore e a servizio della vita umana per poter realizzare quanto auspicato da Giovanni Paolo II nell’Enciclica Evangelium Vitae al paragrafo n. 95: “Urgono una generale mobilitazione delle coscienze e un comune sforzo etico per mettere in atto una grande strategia in favore della vita. Tutti insieme dobbiamo costruire una nuova cultura della vita”.
Vittore Saladino

Approvato il bilancio consuntivo 2010 e preventivo 2011 durante l’assemblea dei soci del 20 maggio 2011

BILANCIO CONSUNTIVO ANNO 2010 - MOVIMENTO PER LA VITA MARSALA

BILANCIO PREVENTIVO ANNO 2011 - MOVIMENTO PER LA VITA MARSALA



Il Vangelo della vita nel magistero di Giovanni Paolo II

Lo scorso 18 maggio, per manifestare il proprio affetto e la propria gratitudine al Papa della vita, nella ricorrenza della data della sua nascita, il Movimento per la vita di Marsala ha organizzato a S.Ninfa presso il Centro pastorale ‘Giovanni Paolo II”, un incontro dal titolo “Il Vangelo della vita nel magistero del Beato Giovanni Paolo II”. Relatore è stato don Vincenzo Greco il quale ha esordito dicendo che non basterebbero i giorni della nostra vita per conoscere i 27 anni di pontificato di Giovanni Paolo II, non soltanto per i suoi scritti numerosissimi e per i suoi discorsi profondi, ma soprattutto per la sua personalità e la sua santità.
Giovanni Paolo II non ha trascurato nessuno degli aspetti di questo mondo. Forse quello più noto – anche perché se ne parla continuamente – è quella sua capacità di cambiare il corso della storia, in particolare il corso della politica soprattutto nei paesi dell’est.
Tra le tematiche che lui ha voluto prendere in mano veramente con molta insistenza, tanto che il mondo laico lo cominciò a guardare come uno dei suoi peggiori nemici, è il tema della vita e di tutti gli attentati e le difficoltà che la vita umana in tutte le sue fasi, in particolare la vita nascente e la vita terminale, subisce.
Lui ha affrontato tantissime volte la questione ‘difesa della vita nascente’, tanto che fù accusato di essere reazionario, retrogrado, incapace di camminare con i tempi. I suoi discorsi sulla morale sessuale, sull’apertura alla vita, sulla procreazione assistita erano frequentissimi. Ma cosa aveva veramente nel cuore il beato Giovanni Paolo II? Perché tutta questa insistenza in questi 27 anni di pontificato sul tema della vita umana? Perché ha speso anche il suo volto per queste tematiche che il mondo sembrava non comprendere; mentre lo applaudiva per la sua intelligenza politica infatti lo criticava per questa sua morale giudicata in alcuni casi addirittura medievale.
Il suo intento era profondamente, quasi esclusivamente teologico, cioè di rispetto e di proclamazione del primato di Dio nel mondo.
L’impianto morale di Giovanni Paolo II era soprattutto fondato sul primato di Dio per cui la vita è diritto di Dio che non può essere violato per nessuna ragione.
L’amore di Dio per ogni uomo fonda – secondo Giovanni Paolo II – la dignità altissima della persona umana.
Questi i cardini del suo ragionamento: Dio ti ama e quindi la tua dignità e altissima e la tua vita che è un dono di Dio è indisponibile. Affermazioni, queste, che gli attirarono tante critiche.
Nonostante questo, ha spiegato don Vincenzo, nella sua Enciclica Evangelium Vitae il beato polacco non fa venire meno un aspetto che lui tratta sin dai primi paragrafi e cioè che il Vangelo della vita può essere facilmente e razionalmente intuibile.
Tema molto delicato quello tra ragione e fede che Giovanni Paolo II volle sviluppare nell’enciclica Fides et ratio.
Ragione che nell’uomo moderno, proprio sul tema della vita, sembra offuscata, ci spiega Giovanni Paolo II,  da una cultura che lui chiama per la prima volta ‘cultura di morte’; cultura cioè fondata sul relativismo etico, sull’egoismo, sull’edonismo ed altre passioni dell’uomo che non tengono in alcun modo conto della persona umana ma pensano soltanto al profitto, all’utile, al piacere.
Cultura della morte, scrive Giovanni Paolo II,  che sembra si sia impossessata di tutti gli ambiti del vivere dell’uomo: politica, economia, etc, etc…
All’analisi della cultura della morte Giovanni Paolo II dedicò gran parte dell’enciclica Evangelium Vitae. Al contrario egli riservò solo pochi paragrafi ad alcuni ‘aspetti positivi’; e per tale motivo fu tanto criticato.
Il motivo da cui ha origine la cultura della morte, scrive Giovanni Paolo II al n.20 dell’enciclica pubblicata nel 1995 è una cattiva ed errata concezione della libertà; questo il fulcro, la ragione, la motivazione per cui ogni uomo oggi crede di essere libero, nel senso di poter scegliere indifferentemente (indifferentismo) tra bene e male. Quando si riduce la libertà a questo si perde il contatto con la verità.
La libertà nasce e si mantiene nella misura in cui essa si dirige verso il bene e la verità morale.
L’eclissi di Dio è alla base di tutto. Senza Dio non si può tenere unite libertà e verità.
Egli, infine, in Evangelium Vitae invoglia tutti i cristiani e gli uomini di buona volontà a prendersi carico della vita, per difenderla, per evangelizzarla, per custodirla ma anche per amarla.
Evangelizzare la vita, celebrare la vita e servire la vita sono le tre consegne che lui da alla Chiesa al termine della sua Enciclica.
EVANGELIZZARE
Tutte le attività della Chiesa (catechesi, predicazione, il dialogo personale, la scuola) devono essere orientate e preparate ad affrontare questo tema. Proprio per combattere l’anti-cultura della morte e per instaurare la cultura per la vita; anche se questa predicazione per la vita dovesse costare tanta impopolarità.
 CELEBRARE LA VITA
La vita si può amare soltanto se diventa oggetto di contemplazione, cioè attraverso la preghiera, incontri di comunità cristiane che la mettono al centro della loro vita di orazione. Solo la contemplazione, la celebrazione quindi, può restituire all’uomo questa convinzione profonda.
SERVIRE LA VITA
Ritorna a chiedere alla Chiesa di creare movimenti che sempre con maggiore fantasia e forza possibile si impegnino a servire la vita.

Vittore Saladino

martedì 10 maggio 2011



Avrà luogo domenica 22 maggio “INSIEME PER LA VITA” una  pedalata non agonistica organizzata dal Movimento per la Vita di Marsala, l’ANSPI Madonna della Sapienza di Sappusi e il Santuario “Nostra Signora di Fatima” di Birgi.
Il primo gruppo dei partecipanti partirà dal Santuario di Birgi alle ore 9.00 e si unirà al secondo gruppo che lo attenderà dinanzi la Parrocchia Madonna della Sapienza di Sappusi. Da qui tutti i partecipanti, dopo una solenne benedizione, si avvieranno verso il Santuario di Birgi dove sarà celebrata la Santa Messa appositamente organizzata per l’occasione e quindi, dopo un breve ristoro, si ritornerà a Sappusi.
I partecipanti durante la loro passeggiata potranno godere dello stupendo scenario naturale dello Stagnone. Il percorso prevede, infatti, l’attraversamento del lungomare  che da Contrada Ettore Infersa, passa per contrada Spagnola per giungere infine nel quartiere Sappusi di Marsala, e viceversa.
La quota di partecipazione è di € 3,00 e dà diritto ad una maglietta con lo slogan della manifestazione e ad un tagliando per partecipare al sorteggio di una bicicletta. Il ricavato della pedalata sarà destinato alla sottoscrizione di un “Progetto Gemma” (adozione prenatale a distanza). È importante per cui che in tanti partecipino alla pedalata.
Per informazioni e iscrizioni ci si può rivolgere alla segreteria del Santuario “Nostra Signora di Fatima” di Birgi, alla segreteria della Parrocchia Madonna della Sapienza di Birgi, o telefonando ai numeri 335.58.11.924 – 3452978547 - 3204028715
PERCHE’ IL 22 MAGGIO?
Il 22 maggio ricorre una data assai triste,  la promulgazione della legge 194/78 che ha introdotto in Italia l’aborto legale.
Da allora oltre cinque milioni di bambini sono stati soppressi con il favore della legge, oltre a quelli eliminati in modo clandestino.
A partire da quel giorno il Movimento per la vita è divenuto una voce insopprimibile che ha contributo non poco ad impedire l’archiviazione del diritto alla vita.
L’iniziativa denominata “Insieme per la vita”, organizzata dal Santuario di Birgi, dall’ANSPI , dal Movimento per la vita di Marsala e che vedrà la collaborazione del Club Vespa “Ruote d’Occidente”, desidera  contribuire a trasformare questa data infelice in una giornata di gioia, di speranza, di vita.
L’auspicio è perciò che tanti partecipino alla pedalata, affinchè “ la nostra presenza così numerosa e convinta  – come già disse Giovanni Paolo II ai volontari del Movimento per la vita nel 1998 – sia un segno incoraggiante che alimenti la speranza della vittoria della verità sulle false giustificazioni dell’aborto. E la verità è che ogni essere umano ha il diritto alla vita dal suo concepimento fino al suo naturale tramonto”.

Diritto alla vita e pari dignità - Momento di riflessione per gli alunni di Santa Ninfa

Lo scorso 15 aprile, l’Istituto comprensivo “Luigi Capuana” di Santa Ninfa, ha promosso un incontro per riflettere sul dono della vita e su quanto sia fondamentale impegnarsi a difendere ogni vita umana e promuovere la dignità personale di ciascuno, senza distinzione di classe sociale, razza, ricchezza, età.
Per l’occasione è stato invitato ad intervenire Vittore Saladino, presidente del Movimento per la Vita di Marsala. Ha partecipato all’incontro anche l’arciprete don Franco Caruso.





Gli alunni hanno introdotto l’incontro esibendosi con alcuni canti sul tema del dono della vita; hanno  successivamente  partecipato all’incontro mostrando molta attenzione ed entusiasmo, interagendo con coinvolgimento agli stimoli del presidente Saladino, che per meglio farsi comprendere dai giovani alunni si è servito di alcuni audiovisivi.


I ragazzi sono rimasti molto contenti della riflessione che ne è sorta.
È stato sicuramente un bel momento educativo!
L’obiettivo che si erano fissati gli insegnanti sembra sia stato raggiunto.
È indispensabile che ciascuno di noi, sia fortemente impegnato a difendere e promuovere la vita, affinché,  molte donne e bambini possano accogliere la vita e guardare ad essa come il dono più alto che Dio ha fatto all’umanità.
Come osserva Papa Benedetto XVI “, infatti, alla radice della crisi dell’educazione c’è una crisi di fiducia nella vita”.
Oggi si assiste a molti episodi di efferata violenza: vite brutalmente spezzate, anziani abbandonati, immigrati disperati e non sempre bene accolti.
Tutto pare assai normale e lascia intravedere un’umanità sorda al grido di chi non può difendersi. Smarrito, così, il senso di Dio, l’uomo smarrisce se stesso.
L’auspicio è che da questo incontro sia nato un impulso affinché lo stile di vita dei nostri alunni e di noi insegnanti, diventi un inno di lode e ci renda seminatori di speranza in questi tempi difficili.
Rosanna Lombardo