Il direttivo

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venerdì 13 gennaio 2012

“Giovani e sessualità: il bisogno di incontro con il corpo, l’anima e lo spirito”

Dott.ssa Antonella Bianco

“La sessualità ha un ampio significato che non si riduce alla sola dimensione corporea dell’uomo e della donna. Ad entrambi  viene riconosciuto il diritto/dovere di mettere in pratica questo aspetto che è così intimamente legato alla natura corporea e spirituale stessa dell’essere umano”.
Ha esordito con queste parole, mercoledì 11 gennaio, la dott.ssa Antonella Bianco, assistente sociale e danzomusicoterapeuta, invitata dal Movimento per la vita di Marsala a relazionare sul delicato tema “Giovani e  sessualità:  il bisogno di incontro con il corpo, l’anima e lo spirito”.
Quello tenuto dalla dott.ssa Bianco era il penultimo incontro del seminario informativo “EDUCARE ALLA SESSUALITA’, EDUCARE ALLA VITA” che l’associazione pro-life marsalese ha organizzato a partire dal mese di novembre 2011.
Nella sua premessa la relatrice ha preso a riferimento sia il Cantico dei Cantici, considerato uno fra i più begli esempi della letteratura universale, un afflato poetico che esprime la gioia innocente dei sensi, il desiderio magnetico che attrae la fanciulla al giovane per la forma dei loro corpi, sia il mito di “Psiche e Amore”.
L’eros (termine con cui a quei tempi veniva qualificato l’amore) che erompe da questi due esempi – ha proseguito la dottoressa – è guardare l’altro nella sua bellezza e per le sue qualità, quindi bellezza esteriore ed interiore, per arricchirsi di lui e con lui. Amo una persona perché mi piace, perché vale la pena amarla,  ma poi aspetto di essere ricambiato in questi sentimenti. L’eros è il tipico amore umano, l’amore dell’uomo per la donna e viceversa. E’ quindi anche amore intimamente legato al sesso, legato alla tenerezza espressa nella corporeità.
Certo l’eros, se non è legato all’affettività e alla tenerezza – ha precisato la relatrice – può essere anche una forza negativa, carica di aggressività, di egoismo e può restare chiuso nelle pulsioni dell’istinto sacrificando così l’altro. L’eros è fragile e sublime, è la natura umana nella sua bellezza ed ambiguità, fra la vita e la morte, fra il dono e il possesso.
Dopo questa necessaria introduzione la dott.ssa Bianco si è rivolta ai tanti genitori presenti in sala e soprattutto ai numerosi giovani.
“Nonostante ormai il sesso sia diventato argomento di discussione, di approfondimento e di dibattito in vari contesti, i giovani sentono la necessità di ricevere nuove informazioni che tengano conto delle loro reali esperienze” – ha detto.
Se è vero che l’educazione ha svolto un ruolo fondamentale nell’acquisizione di modelli che hanno determinato il comportamento di decine e decine di generazioni, creando ruoli e stereotipi, bisogna anche dire – ha puntualizzato la relatrice – che l’educazione sessuale, in particolare, a volte  ha determinato comportamenti che sono derivati dalla paura, dall’ignoranza, dalla repressione, dal silenzio.
Oggi i ragazzi, durante la fase adolescenziale, vengono spesso lasciati troppo soli dai genitori, troppo presi dal loro lavoro, troppo assenti nella vita del figlio, a sua volta troppo coinvolto in una serie di attività, di per sé positive, ma che lo allontanano dalla presenza della famiglia. Al contrario, è proprio questo il momento in cui hanno bisogno di una figura di riferimento, capace di dare loro quelle basi minime sulla vita e sull’amore la cui conoscenza è fondamentale per poter affrontare le proprie esperienze con maggior sicurezza e senza quelle ansie che oggi sono tante diffuse.
Inoltre, quando ai ragazzi viene data una cosiddetta educazione sessuale, si cade nell’errore di separare il sesso dall’amore, anche attraverso un costante bombardamento di messaggi erotici in TV, cinema e giornali.
In quest’ottica il senso dell’educazione assume una dimensione diversa dalla trasmissione di modelli comportamentali e di valori, assumendo il significato di cambiamento.
Sessualità non è genitalità e non può essere ricondotta agli stereotipi di una definizione sterile di semplici proibizioni.
Una visione non chiara della sessualità può determinare un uso della medesima, superficiale, improprio, insoddisfacente, che può generare violenza sugli altri e su se stessi. I miti odierni, legati a idealizzazioni del nostro corpo, non certo supportati da brani delle Sacre Scritture, non fanno altro che diminuire la valenza della nostra sessualità e renderla oggetto di immagini fittizie, di sperequazioni commerciali, di esaltazione della semplice e riduttiva genitalità, come mezzo di onnipotenza per l’uomo e di sottomissione della donna.
Educare alla sessualità, partendo da un messaggio religioso, vuol dire imparare a capire i messaggi del nostro corpo e di quelli dell’altro, vuol dire individuare le potenzialità della nostra sessualità, ma anche i suoi confini che si fondano sul rispetto dell’Altro

La dott.ssa Bianco ha quindi portato avanti il suo intervento parlando dell’identità  dell’adolescente; del corpo in adolescenza; dell’amicizia e dell’amore nei rapporti coi pari soprattutto in adolescenza e quindi anche del ruolo dei primi amori.
Il bacio (Gustav Klimt, 1907-1908)
Amore e Psiche (Antonio Canova, 1783-1787)
Si è avviata verso la conclusione dell’incontro parlando anche della sessualità nell’arte e presentando e spiegando due vere ‘chicche’: “Amore e Psiche”, opera realizzata da Antonio Canova tra il 1787 e il 1783 ed ora conservata al Louvre e “Il bacio”, dipinto ad olio su tela di cm 180 x 180 realizzato nel 1907-08 da Gustav Klimt, custodito nel Museo del Belvedere di Vienna.
In entrambe le opere, la sessualità, lo spirito e l’anima sono talmente fusi da generare effetti profondi di realizzazione e di elevazione.
“Nell’espressione della sessualità – ha concluso la dott.ssa Bianco – l’uomo non può  cercare solo la soddisfazione fisica, ma una risposta alle necessità dell'anima di un mondo armonioso e una vita creativa e motivata dall'amore”.

Ciliegina sulla torta, la dott.ssa Bianco ha regalato ai partecipanti la visione di un delizioso video, “Amore e adolescenza” (coreografia Benilde Marini) – sintesi espressa in una sublime arte quale è la danza – di quanto ella aveva comunicato durante l’incontro.
Tutti molto entusiasti i circa 80 presenti all’incontro che durante il breve dibattito che ha seguito il convegno hanno auspicato una sempre maggiore diffusione di questi tipi di incontri soprattutto in ambito scolastico.
Va riconosciuto un grande merito intanto ai vari relatori che si sono succeduti durante questo importante seminario, per aver portato nella nostra città momenti di riflessione e condivisione su temi così fondamentali ma allo stesso tempo così tanto bistrattati da un po’ tutte le parti.
Ci si prepara ora all’ultimo incontro del seminario che sarà tenuto dal prof. Giovanni Russo, Direttore della Scuola Superiore di Bioetica e Sessuologia di Messina, che relazionerà su “LE DIMENSIONI POSITIVE DELLA SESSUALITA’ NELLA VITA DI COPPIA E NELL’EDUCAZIONE DEI FIGLI”. L’incontro è in programma per mercoledì 25 gennaio alle ore 18.
Per poter consentire una maggiore partecipazione e per cercare di coinvolgere tante coppie e tanti genitori, l’incontro si svolgerà  presso l’Aula Magna della Scuola Elementare “Asta” gentilmente offerta dalla Prof. Eliseo, preside dell’Istituto che da ormai un anno è divenuto socio dell’Associazione Movimento per la Vita di Marsala.

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