Il direttivo

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lunedì 7 febbraio 2011

CHE GIORNATA…. PER LA VITA!!!!


Entusiasmante XXXIII Giornata Nazionale per la Vita quella vissuta dal Movimento per la Vita di Marsala.
Già alle nove di mattina, nonostante il sabato sera si fosse andati a letto tardi, i giovani del Movimento, accompagnati dal presidente Vittore Saladino e dalla segretaria dell’associazione Rosanna Bonomo, si sono recati all’ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala per regalare alle neo-mamme la “PRIMULA DELLA VITA” simbolo dell’Associazione e segno di attenzione e rispetto per la vita umana ed in particolare modo quella nascente.

Contemporaneamente numerosi volontari distribuivano in tutte le parrocchie marsalesi le primule, e le riviste “SI ALLA VITA” del Movimento per la vita nazionale e “LA PRIMULA” il nuovo foglio informativo del movimento locale.
Nel pomeriggio invece ci si è ritrovati con tutti i soci, i simpatizzanti e tante altre persone alla conferenza organizzata per l’occasione della giornata nazionale per la vita. Due sono stati gli illustri relatori. Don Vincenzo Greco che ha parlato degli aspetti escatologici della vita (l’aldilà) e don Vito impellizzeri che ha trattato il tema della vita come dono e responsabilità.


I due relatori hanno aiutato a comprendere ai presenti - molto attenti alle parole loro rivolte - che  l’affermazione di una vita futura rispetto alla vita terrena non è in concorrenza con il riconoscimento dell’importanza e dell’unicità della vita terrena né l’una nega l’altra e viceversa. Ma che quantunque esse siano distinte, differenti e contrapposte, l’altra consegue all’una e nell’una si agisce per l’altra. 
Durante l’introduzione il presidente del Movimento per la Vita di Marsala, Vittore Saladino ha presentato ai presenti l’associazione e gli obiettivi che essa si prefigge.
Da quasi un anno, a Marsala, - ha detto Saladino -  uomini e donne, giovani e meno giovani, hanno deciso di accogliere l’ appassionante sfida lanciata dai Vescovi e dal Papa nel Messaggio del Consiglio episcopale permanente per la 33ª Giornata  per la vita. “L’educazione è la sfida e il compito urgente a cui tutti siamo chia­mati, ciascuno secondo il ruolo proprio e la specifica vocazione” - si leg­ge nel messaggio.
Una sfida che si è trasformata in una intensa attività educativa, culturale e solidale. Ricordo per esempio – ha detto il presidente -  il Seminario informativo “PRENDESI CURA DELLA VITA” di cui oggi si terrà il 7° incontro. Un cineforum a cadenza quindicinale – in collaborazione con l’ANSPI dal titolo “UN FILM PER LA VITA”, la nascita di una equipe giovani del Movimento per la Vita, la stretta collaborazione con il IV Circolo Didattico di Sappusi realizzata grazie alla sensibilità e all’interessamento della Prof.ssa Eliseo, ad uno staff di volontari che andando in giro per le varie parrocchie della nostra città difende e promuove il dono della vita; e non possiamo certo dimenticare oltre alle iniziative educative anche quelle solidali come i diversi interventi di aiuto alle ragazze madri e di sostegno alle donne in gravidanza, e soprattutto in difesa alla vita nascente.
Ma non vogliamo certamente fermarci proprio ora!  - Anche perché c’è veramente tanto da fare… - ha proseguito Vittore Saladino.  Ci auspichiamo – ha detto - che tanti dei presenti ci aiutino a portare avanti le nostre numerose iniziative affinché possiamo diffondere un nuovo umanesimo, educan­do ogni persona di buona volontà, e in par­ticolare le giovani generazioni, a guardare alla vita come al dono più alto che Dio ha fatto all’umanità”.

Subito dopo gli interventi dei due sacerdoti, il coro “VOCI DI LUCE” del IV Circolo Didattico Sappusi diretto dal maestro Antonella Marino e la classe di strumento musicale dello stesso istituto diretta dal maestro Francesco Pavia, hanno deliziato con alcuni brani musicali gli oltre 200 intervenuti all’evento. A tutti i bambini è stato consegnato un attestato in ricordo della manifestazione.
A termine del festeggiamento è stato offerto un aperitivo ai più grandi e tanti palloncini colorati ai numerosi bambini presenti.
Ma la giornata per la vita per gli amici del Movimento per la Vita non si è conclusa qui, bensì con una cena presso la Casa Famiglia “Opera di Misericordia” dove hanno condiviso con le mamme e i loro piccoli oltre al cibo anche sorrisi e speranze e una splendida torta realizzata da Rosanna Bonomo, segretaria del Movimento.
Anche a loro è stata regalata una “primula per la vita”; ma soprattutto è stata consegnata loro la promessa di ritornare a stare insieme quanto prima possibile.


Vittore Saladino

A Terrasini il primo incontro formativo dei giovani organizzato dalla Federvita

Il prof. Enzo di Natali e la prof.ssa Petralia, presidente di Federvita Sicilia

Si è svolto il 30 gennaio a Terrasini il primo incontro formativo dei giovani siciliani. Ospite d’onore il Responsabile nazionale dell’equipe giovani, Leo Pergamo. Nella prima mattinata si è discusso sulla tematica “Cultura della vita e cultura della morte”, iniziata dalla Presidente Pina Petraia e continuata dal relatore Enzo Di Natali. Inizialmente sono state citate numerose frasi riguardo all’aborto dei “feti malsani”, tra cui quella di  Adele Faccio, che disse “ fatemi capire perché bisogna difendere il diritto alla vita di esseri informi?”. Da qui si è arrivati a diversi argomenti, come ad esempio la Shoah e del drammatico tentativo di un psichiatra di salvare i suoi pazienti dichiarandoli insani, anche se ciò causò l’effetto contrario, infatti vennero tutti deportati. Di conseguenza ci si è resi conto che l’occidente ogni anno “butta via” un bel po’ di bambini tramite l’aborto e l’incredibile profezia di Heidger, che disse “l’occidente, oggi come non mai, indica ciò che etimologicamente significa: il sole che tramonta. L’occidente sta via via tramontando” (ovviamente riferito a quanto detto prima). Sono seguiti pensieri di Nietzsche, Heingerheart, Darwin e altri importanti filosofi che sembrano quasi precursori del razzismo. Successivamente è stato fatto vedere il film “Genitori e figli” con Luciana Littizzetto, in cui veniva ironizzato il rapporto tra genitori e figli, che raramente si comprendono.
Responsabile nazionale dell’equipe giovani, Leo Pergamo

Dopo la pausa pranzo, ecco arrivato l’ospite d’onore, Leo Pergamo. Lui ha affrontato il tema si cui si parlava del film, genitori  e figli a confronto appunto. A seguire, una messa.
(Laura Silvana Adragna) 

martedì 1 febbraio 2011

33a GIORNATA NAZIONALE PER LA VITA - Giornata di riflessione e di festa al Centro Sociale di Sappusi

In occasione della 33a giornata nazionale per la vita che si celebrerà domenica 6 febbraio 2011 e che ha come tema “Educare alla pienezza della vita”, il Movimento per la vita di Marsala ha il piacere di invitare la cittadinanza a partecipare al Convegno che si terrà a partire dalle ore 16:00 presso il Centro Sociale di Sappusi. Argomento dell’incontro sarà la “Concezione teologica della Vita”. Relatori saranno don Vincenzo Greco, che tratterà della “dimensione escatologica della vita” e don Vito Impellizzeri, che parlerà di vita come “dono e responsabilità”.
A seguire, verso le ore 17:00, il coro “Voci di luce”, composto da circa 70 alunni del IV Circolo didattico Sappusi, allieterà con un concerto il pomeriggio che si concluderà con un allegro rinfresco finale.
L’incontro, aperto a tutti, si inserisce nel contesto del Seminario formativo “PRENDERSI CURA DELLA VITA” che da ottobre il Movimento per la Vita sta tenendo a Marsala e che si concluderà a Maggio.
I due precedenti incontri sono stati tenuti dall’Avvocato Domenico Giacalone, che ha proposto ai partecipanti del corso gli aspetti giuridici dell’Eutanasia, e da don Nicola Patti, parroco della parrocchia Madonna della Sapienza, che ha trattato sui fondamenti biblici della Bioetica.
Sempre Domenica 6 febbraio, durante la mattinata, in tutte le parrocchie, portando a casa una primula colorata, si potrà contribuire all’iniziativa “UNA PRIMULA PER LA VITA”; attraverso una offerta si potranno sostenere le iniziative culturali e caritative a sostegno della vita nascente e della maternità che il Movimento per la Vita realizza a Marsala grazie ai suoi volontari.
Nella stessa occasione sarà distribuito gratuitamente del materiale divulgativo tra cui la rivista del Movimento per la vita nazionale “Sì ALLA VITA” e “LA PRIMULA”, il nuovo foglio informativo del Movimento per la Vita di Marsala.
Realizzato in occasione della 33 a giornata nazionale per la vita, esso, insieme al blog www.mpg-marsala.blogspot.com, alla pagina Facebook “Movimento per la Vita – Marsala” e alla trasmissione radiofonica “PRENDERSI CURA DELLA VITA” (che andrà in onda su Radio City Marsala a partire da aprile e che riproporrà i temi trattati durante il corso di sensibilizzazione), saranno gli strumenti mediatici attraverso cui l’Associazione pro-life realizzerà le sue finalità educativa e formativa.
Essi serviranno inoltre da collegamento con quanti ne condividono gli ideali e con tutti coloro che desiderano contribuire con il volontariato alle varie iniziative dell’Associazione stessa.

FONDAMENTI BIBLICI DELLA BIOETICA

La Bibbia e la Bioetica si muovono su un terreno comune e hanno molti punti di contatto e discussione.
Ne risulta ciò dall’incontro tenuto da don Nicola Patti venerdì 28 gennaio nel 6° appuntamento del Seminario informativo “PRENDERSI CURA DELLA VITA” organizzato dal Movimento per la Vita di Marsala.
“La Bibbia, - ha spiegato il presule che ha ottenuto lo scorso anno il Master in Bioetica presso la facoltà di Messina - con le sue pagine che percorrono millenni e coprono distanze di tempo, di mentalità e di conoscenze, e la Bioetica, scienza moderna e attuale, trovano un unico punto di incontro nell’interesse per l’uomo, la sua vita e la sua qualità. Infatti, tema fondamentale della Bibbia, attorno a cui ruotano tutti gli altri, è l’uomo e la sua vita: in tutte le sue componenti e nella sua dimensione fisica, psichica e spirituale; l’uomo nella differenziazione sessuale in maschio e femmina; l’uomo in relazione con gli altri esseri viventi e con il creato che lo circonda; l’uomo che si confronta con i drammi del dolore, della sofferenza e della morte; l’uomo che cerca l’equilibrio con se stesso nel rapporto con i bambini, gli anziani, i malati”.
“Nel testo sacro non potranno essere rintracciate delle leggi valide oggi nel nostro contesto culturale e storico, - ha evidenziato don Nicola nel suo intervento - ma dei principi base su cui fondare e orientare i principi odierni della nuova scienza”.
Dalle parole del sacerdote si evince come la Bibbia, manifestando continuamente in tutti i suoi libri la preoccupazione etica per il valore della vita, per la sua qualità e per la sua sanità e accompagnando il cammino dell’uomo, i suoi dubbi e le sue domande di senso, può essere certamente un sostegno per la Bioetica.
Il relatore ha quindi spiegato le differenti visioni della vita e della morte tra Antico e Nuovo Testamento ed ha quindi evidenziato come il morire cristiano sia rispettoso della condizione e della dignità dell’uomo.
Per l’Antico Testamento, che ha ignorato per lungo tempo uno sfociare ultraterreno della vita, la vita terrena ha costituito da sempre il “massimo bene”. Solo nei testi sapienziali si comincia a relativizzare il valore di una vita molto lunga e fortunata come massimo bene e si lascia intravedere un valore nuovo e assoluto nella comunione e amicizia con Dio, che si prolunga oltre la morte, nella vita ultraterrena.
Per il Nuovo Testamento la vita è Cristo. Questa è la novità principale del NT: come Dio, anche Cristo ha in sé la vita (Gv 1,4; 14,6); per amore del padre e dei fratelli, Egli dà la Sua vita (Gv 10,11.15; 1 Gv 3,16). Sorretto dallo Spirito Santo, che è il principio fondamentale della vita nuova del credente il cristiano cammina verso la vita “eterna” (Rm 8), tanto da vivere in maniera completamente innestata in Cristo attraverso Cristo in Dio (Rm 14,7-8; 2Cor 5,15).
Sia l’AT, sia il NT hanno una considerazione alta e profonda della vita, considerata sempre in relazione a Dio. La vita è vista come la pienezza delle facoltà dell’uomo, il piacere che accompagna le sue funzioni vitali, l’integrazione nel mondo e nella propria società. Al contrario la morte è negazione di tutto ciò.
La sostanziale differenze è che l’uomo dell’AT attendeva la fine inesorabile come naturale conclusione di ogni essere vivente. Al di fuori di questa vita tutto è evanescenza. Lo stesso rapporto con Dio è visto in funzione di questa vita e si realizza nel campo dell’esistenza terrena e storica dell’uomo.
Gesù Cristo, il Risorto e Vivente, ha gettato le basi per una diversa “cultura” della morte, tanto diversa dalla cultura sia antico testamentaria, sia laica e laicizzante. Una cultura cristiana del morire, fatta di speranza, di vita oltre la morte, che offre fondamenti e prepara atteggiamenti nuovi per una bioetica del morire umano.
Un morire che ridà senso e significato a tuta la vita vissuta e che non sia vissuto come momento fugace e inaspettato. Morte e morire dell’uomo vengono compresi come ultimo momento terreno dell’esistenza e alla luce della pasqua, primo momento di una esistenza nuova. Tutto il percorso biblico mette in evidenza i principi fondamentali per una vita che sia dignitosa, qualitativamente appagante, in tutte le sue componenti e dimensioni. Acquistano così significato i principi che stanno a cuore alla Bioetica: il valore e la qualità della vita e la sua pienezza; la riqualificazione del corpo e del sesso; la sanità fisica e psichica, l’estensione e l’allargamento degli anni di vita, il superamento e al risoluzione di ogni forma di malattia, sofferenza e dolore; il tentativo di considerare la qualità non solo della vita, ma anche, se non soprattutto, la qualità del morire umano e della morte.

TRA LA DIFESA DELLA VITA E LA LIBERTÀ DELLA MORTE - Aspetti giuridici dell’eutanasia

“Non somministrerò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale, né suggerirò un tale consiglio; similmente a nessuna donna io darò un medicinale abortivo”.
Le parole sopra riportate non sono state pronunciate né da un Papa, ne da un Cardinale, né da un cattolico ‘bigotto’; nemmeno da un ‘moderno’ laico sostenitore della vita umana.
Esse risalgono a circa 2500 anni fa e sono le parole scritte da Ippocrate (medico e geografo greco antico, considerato il "padre" della medicina) per il giuramento che ancora oggi  viene prestato da mediciodontoiatri e veterinari prima di iniziare la professione.
Si evince da ciò come la questione di deontologia “medica” della somministrazione della morte è stata affrontata sin dagli albori dalla scienza medica.
Dopo aver analizzato nei precedenti appuntamenti del Seminario informativo “PRENDERSI CURA DELLA VITA”, organizzato dal Movimento per la Vita di Marsala, il valore della vita umana dal punto di vista della Bioetica e attraverso il contesto culturale odierno, si è dato incarico all’avvocato Domenico Giacalone di relazionare sugli “Aspetti giuridici dell’eutanasia”.
Un argomento assai difficile, per il delicato tema da trattare e per l’attuale momento politico e culturale in cui l’uomo odierno tenta di districarsi tra la difesa della vita e la libertà della morte.
L’intervento dell’avvocato Giacalone, tenutosi giovedì 13 gennaio al Centro Sociale di Sappusi a Marsala, è stato tuttavia molto chiaro e chiarificante.
“In Italia, l’eutanasia è vietata dalla legge penale e tutto questo è perfettamente conforme al dettato costituzionale – ha esordito il relatore”. “Di conseguenza, per il vigente codice penale italiano, l’eutanasia attiva (quando la morte è provocata in maniera diretta) e l’eutanasia passiva (quando la morte è provocata indirettamente a seguito della sospensione delle necessarie cure; ben distinte dall’accanimento terapeutico) sono assimilabili all’omicidio volontario che è punito penalmente; tutto ciò, ai sensi e per gli effetti dell’art. 575 del codice penale”.
Dopo aver esaminato - dandone lettura - l’art. 575, l’avvocato Giacalone ha spiegato anche gli articoli 579 (omicidio del consenziente) e 580 (istigazione o aiuto al suicidio) del codice penale.
Il relatore ha dunque illustrato ai presenti le diverse legislazioni vigenti sull’eutanasia nei vari Paesi del mondo e le le attività parlamentari che sin dal 1984 si sono susseguite nel nostro Paese in merito all’eutanasia.
Per finire, l’avvocato Giacalone ha brevemente accennato ad alcuni controversi casi (Elena Moroni, Eluana Englaro, Giovnni Nuvoli, Piergiorgio Welby) che senza dubbio hanno fatto più scalpore in Italia, oltre che per le implicanze etiche anche per quelle politiche, a causa delle motivazioni espresse dai giudici nelle loro sentenze.