Il direttivo

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giovedì 29 dicembre 2011

L'AMORE UMANO NELLA VISIONE DI GIOVANNI PAOLO II

“Il corpo, in ragione della sua sostanziale unità con un’anima spirituale è dotato d’un linguaggio e significato sponsali”.
Questo in sintesi è quanto emerso dal 4° incontro del seminario organizzato dal Movimento per la vita di Marsala. All'incontro, tenuto da don Nicola Patti, sul tema della "Teologia del Corpo", hanno partecipato circa 80 persone.
L’intero seminario - spiegano gli organizzatori - intende dare un'equilibrata e interdisciplinare visione del corpo, che serva anche di base a riflessioni ulteriori e che possa rispondere alle questioni riguardanti la dignità e la grandezza del corpo.
Don Nicola Patti
Il relatore, parroco della parrocchia Madonna della Sapienza in Via Giovanni Falcone, ha tratto spunto per la sua riflessione dalle 128 catechesi che Giovanni Paolo II tenne durante le udienze del mercoledì dal 5 settembre 1979 al 28 novembre 1984 e attraverso le quali il Papa ha risposto alla rivoluzione sessuale con un insegnamento innovativo sulla sessualità umana.
Egli percepiva che la prossima eresia che la Chiesa avrebbe dovuto affrontare sarebbe stata di natura sessuale. Oggi, vivendo nel XXI secolo, non abbiamo certo difficoltà a riconoscere l’enorme sfida di fronte a noi.
Giovanni Paolo II non ha cambiato nulla dell’insegnamento della Chiesa sulla sessualità.
È l’approccio del Papa che è innovativo.
Egli è molto sensibile all’esperienza umana, anche per la sua sensibilità pastorale e il suo bagaglio filosofico.
Se si prende invece la “Humanae Vitae” di Paolo VI, si vede che l’approccio è diverso. Parte dai principi per arrivare alle conclusioni. Giovanni Paolo II invece fa appello all’esperienza per poi trarre le conclusioni. È evidente che questo approccio è più attraente per la mentalità del nostro tempo.
Ma Giovanni Paolo II riporta la sessualità nel suo contesto relazionale ed afferma in modo piuttosto radicale che i nostri corpi sono piuttosto relazionali che sessuali.
In altre parole la sessualità è al servizio dei rapporti umani, fecondi e duraturi. Attraverso l’atto unitivo di uno uomo e una donna nel matrimonio, essi giungono ad una nuova consapevolezza di chi sono come creature fatte ad immagine e somiglianza di Dio.
La sessualità quindi è funzionale ai rapporti umani. La sessualità è importante per la teologia del corpo, ma il corpo è fatto per le relazioni e allora, solo allora, la sessualità trova il suo autentico significato.
È per questo che le persone celibi traggono grande conforto dalla teologia del corpo. Quando l’aspetto relazionale assume il suo ruolo di primo piano, solo allora la sessualità trova il suo posto.
Il sesso è ben più del solo piacere. È quell’atto simbolico in cui marito e moglie reciprocamente si accettano in modo totale e in modo totale reciprocamente si donano.
I nostri corpi e la nostra sessualità sono fatti per l’amore e non per un mera scappatella fugace di piacere.
Questa esperienza potrà aiutare i giovani a capire il significato della propria libertà: non semplicemente come una mera possibilità di scelta, ma piuttosto come un misterioso potere che abbiamo ricevuto per donare la nostra vita agli altri e al Signore.

Scrive Don Nicola Patti sul seminario “Educare alla sessualità, educare alla vita”

Il seminario promosso dal Movimento della vita di Marsala (“Educare alla sessualità, educare alla vita”) e indirizzato a educatori, genitori e giovani, ha come obiettivo, o meglio come premessa, quello di rileggere criticamente alcune teorie che, a nostro avviso, appaiono destrutturanti la crescita umana integrale del soggetto, come ad esempio la “teoria dei generi”.
“L’aver separato, all’interno della sessualità, l’aspetto unitivo da quello fecondo, ha prodotto conseguenze devastanti, non soltanto sul piano morale ma, con il passare dei decenni, anche sul piano psicoantropologico.
Tutti coloro che sono nati dopo gli anni Settanta-Ottanta, sono cresciuti in un clima culturale pansessualista e ipereroticizzato. Si assiste a una “destrutturazione” dell’aspetto psicoaffettivo della personalità umana.
Nell’attuale contesto socioculturale, è purtroppo necessario riconoscere quella che definirei la “caduta di significato” della affettività, in generale, e della sessualità, in particolare. Non è un mistero che, in taluni ambiti, alcuni giovani vivano un esercizio completo della genitalità, con la disinvoltura con cui ci si può stringere la mano, presentandosi!
Un tale contesto disorientato e disorientante non ha conseguenze unicamente nella sfera psicosessuale, ma investe l’intero ambito relazionale delle persone. Il crescere in un contesto iper eroticizzato, nel quale, quasi inconsciamente, si respira una sessualità disordinata, ha conseguenze anche sull’agire quotidiano delle persone e sul loro ordinario relazionarsi.
Uno degli aspetti più determinanti ed influenti di questo contesto pansessualistico è la così detta ―teoria dei generi. La teoria del gender è un'ideologia a sfondo utopistico basata sull'idea, già propria delle ideologie socio-comuniste, che l'eguaglianza costituisca la via maestra verso la realizzazione della felicità. Negare che l'umanità è divisa tra maschi e femmine è sembrato un modo per garantire la più totale e assoluta eguaglianza - e quindi possibilità di felicità - a tutti gli esseri umani. Nel caso della teoria del gender, all'aspetto negativo costituito dalla negazione della differenza sessuale, si accompagnava un aspetto positivo: la totale libertà di scelta individuale, mito fondante della società moderna. La trasformazione sociale in corso sta muovendosi verso la cancellazione di tutte le differenze anche di quella, fondamentale in tutte le culture, fra donne e uomini. Oltre che infondata, la teoria del gender sottintende una visione estremamente pericolosa, facendo credere che la differenza sia sinonimo di discriminazione.
La dissociazione sesso/gender rompe l’unità ontologica della persona e la fa divorziare, per così dire, da se stessa. L’individuo deve poter “scegliere, deve potersi determinare in modo radicalmente libero. A questa pretesa libertà si arriva mediante un processo di liberazione da ciò che è dato, dalla realtà, dalla natura, dalle tradizioni, dalle peculiarità femminili e maschili. Dissociate dal sesso, femminilità e mascolinità diventano inter-scambiabili e finiscono per non avere più contenuto.
La teologia del corpo di Giovanni Paolo II, che sarà uno degli argomenti del seminario, è la vera risposta contro queste ideologie disumanizzanti.
Gli incontri,  aperti a tutta la città di Marsala,  a partire dal 4 novembre p.v. alle ore 18,00, si svolgeranno nei locali della parrocchia “Madonna della Sapienza” nel rione Sappusi a Marsala, messi a disposizione dalla comunità parrocchiale che per l’occasione ospita il Movimento per la Vita.
Don Nicola Patti

martedì 6 dicembre 2011

SESSUALITA': IL LINGUAGGIO DELL'AMORE

Don Vincenzo Greco, prof. di Teologia Morale

Sentire parlare un sacerdote di amore coniugale e dell’atto sessuale fa sempre uno strano effetto.
“È bello sentir parlare un prete dell’atto sessuale in modo così sublime – rifletteva al termine dell’incontro un partecipante al seminario –. Noi coniugi riusciamo difficilmente a percepirne il valore spirituale”.
Sicuramente ci si chiederà perché mai si è pensato di far parlare proprio don Vincenzo Greco, un sacerdote, di un gesto e di un argomento che riguarda una coppia di sposi.
Semplicemente perché attraverso il seminario “EDUCARE ALLA SESSUALITA’, EDUCARE ALLA VITA”, si voleva in questo terzo incontro approfondire l’educazione alla sessualità sotto il profilo morale (dopo averlo fatto nei precedenti incontri sotto il profilo filosofico e medico), e Greco è professore di Teologia morale.
Nella breve premessa al suo incontro, il relatore ha sottolineato come sia errato pensare la sessualità solo a livello biologico (sesso genetico, sesso somatico, sesso genitale). La sessualità infatti va considerata anche a livello psichico (identità di genere) e a livello spirituale.
Allo stesso modo, l’amore – che è il contesto della sessualità – può essere descritto come agape “l’amore è da Dio” o estasi (livello spirituale); eros (livello biologico); filia intesa come stima, amicizia simpatia, comunanza etica, altruismo, libertà, gratuità, non esclusività (livello psicologico).
Solo se tra due persone ci saranno contemporaneamente agape, eros e filia la sessualità tra di essi sarà espressione di amore; altrimenti sarà solo fare uso dell’altra persona.
La più alta manifestazione di questo tipo di amore è l’amore coniugale: un sentimento che – ha detto don Vincenzo – appartiene alla volontà attraverso la libertà della scelta (conoscenza durante il fidanzamento); è prevalentemente amore di amicizia ed è connotato dal dono totale ed intimo di sé.
Solo in questo contesto l’atto sessuale può essere visto come culmine espressivo dell’amore coniugale e la sessualità come linguaggio dell’amore che ha due significati oggettivi inscindibili:
UNITIVO e PROCREATIVO.
Prima di tutto, l’atto coniugale significa donazione totale di sé e accettazione totale dell’altro.
Allo stesso tempo indica accettazione della vocazione ad essere padre e madre.
La fondamentale adesione alla fecondità – ha continuato il relatore – deve poi attuarsi in modo responsabile. Occorre regolare di comune accordo, senza grettezza e calcolo, il numero e il momento opportuno delle nascite tenendo conto del bene dei coniugi; dell’educazione dei figli che nasceranno e di quelli già nati; delle condizioni generali della società.
Può così considerarsi autentico solo il comportamento che mette insieme la responsabile regolazione delle nascite e la disponibilità effettiva di accogliere la vita.
È facile comprendere come il ricorso ai ritmi naturali rispetta la completa varietà oggettiva, non solo biologica ma anche simbolica, dell’atto sessuale; nello stesso tempo favorisce la crescita di altri valori: dominio di sé, rispetto dell’altro, dialogo, tenerezza.
Al contrario l’aborto, i mezzi contraccettivi (Per di più molto spesso non si tratta di contraccettivi, ma di abortivi mascherati),la fecondazione artificiale, quali che sia l’intenzione soggettiva, rendono oggettivamente falso il gesto dell’amore coniugale, perché appunto separano il significato unitivo da quello procreativo.
Imparare a parlare il linguaggio dell’amore non è poi così tanto semplice – ha infine riferito don Vincenzo Greco –.
La mancanza di maturità affettiva e le ferite del peccato possono rappresentare un grosso ostacolo.

giovedì 17 novembre 2011

MEDICINA E VITA SESSUALE: DAI PROBLEMI ALLA RESPONSABILITA’

Dott. Pietro Milazzo
Si è svolto mercoledì 16 novembre il 2° incontro del seminario organizzato dal Movimento per la vita di Marsala. Tema dell’incontro questa volta è stato “MEDICINA E VITA SESSUALE: DAI PROBLEMI ALLA RESPONSABILITA’ “. Il relatore, il dott. Pietro Milazzo, Specialista in Ostetricia e Ginecologia, ha affrontato il delicato tema della prevenzione alle malattie trasmittibili sessualmente che costituiscono uno dei più seri problemi di salute pubblica in tutto il mondo.
Le malattie sessualmente trasmissibili, come dice il nome, vengono trasmesse durante l’atto e il contatto sessuale. La loro incidenza nel mondo è in continuo aumento, grazie anche alla maggiore mobilità e all’aumento della tendenza ad avere rapporti sessuali con più partners.
Il dott. Milazzo si è soffermato sul papilloma virus umano o HPV le cui infezioni sono estremamente diffuse e possono causare malattie della pelle e delle mucose e i tumori del collo dell'utero. Sottoponendosi regolarmente al Pap-test – ha affermato Milazzo – si riducono le probabilità di sviluppare il cancro cervicale. Questo semplice esame che consente l’individuazione di cellule cervicali anomale ha ridotto in modo importante le morti dovute al cancro del collo dell’utero sia in Europa che in Italia, poiché le anomalie delle cellule cervicali ed alcune forme di cancro del collo dell'utero, possono essere trattate con successo, se diagnosticati tempestivamente e prima che abbiano la possibilità di estendersi.
Il dottor Milazzo ha poi parlato anche dei vari metodi di controllo delle nascite, soffermandosi su quelli naturali (metodo Billings e Ogino-Knaus) che sono basati sull'osservazione della temperatura basale e del muco cervicale. Sulla base di queste osservazioni la coppia sa quando la donna è fertile e di conseguenza decidere se avere un rapporto sessuale per tentare di mettere al mondo un figlio o astenersi nel caso in cui ciò non sia ritenuto opportuno in quel particolare momento.
Il relatore si è anche soffermato sugli altri metodi contraccettivi come la pillola anticoncezionale, e su quelli che vengono ‘spacciati’ per contraccettivi ma che sono a tutti gli effetti metodi abortivi come la pillola del giorno dopo oppure la spirale.

domenica 6 novembre 2011

"CONCEZIONE DELLA SESSUALITÀ NELLE CORRENTI FILOSOFICHE - DALL'ESISTENZIALISMO AL PERSONALISMO E LA VISIONE BIBLICA DELLA SESSUALITÀ"

Siamo abituati a sentire parlare di sessualità riferendosi solo alla biologia, senza toccare gli aspetti psicologici dell'attrazione e delle pulsioni, che sono quelli a cui tutti, in special modo gli adolescenti, sono più interessati.
Abitualmente ci si limita a parlare solamente dell'uso di anticoncezionali come il profilattico e la pillola e i loro possibili ‘benefici’ nel limitare il numero di figli nati fuori del matrimonio, le ragazze madri e le malattie trasmesse sessualmente, come l'AIDS.
A volte si affronta l'origine e lo sviluppo di un nuovo essere umano, partendo dalla fecondazione, parlando poi dello sviluppo dell'embrione e del feto, per arrivare al parto.
Ma sentire parlare di sessualità sotto il profilo filosofico e soprattutto religioso, approfondendone i concetti con alcuni passi e libri della Bibbia è per molti una novità. Esiste tuttora la concezione che la sessualità non c’entri niente con la filosofia e soprattutto con la religione; anzi la religione stessa è considerata retrograda su questo tema e non ne ha la competenza, l’autorità e l’idoneità per poterne parlare.
Ha suscitato per cui una piacevole meraviglia il tema affrontato durante il primo dei sei incontri del seminario organizzato dal Movimento per la vita di Marsala, “Educare alla sessualità, educare alla vita”.
Il prof. Paolo Mirabile, docente di Religione e dottore in Filosofia, ha avuto assegnato il difficile compito di presentare la sessualità umana sotto il profilo filosofico e secondo la visione biblica.
I commenti, gli interventi, i contributi e i complimenti espressi nella parte finale dell’incontro dagli uditori, confermano che il relatore ha svelato un aspetto della sessualità a molti sconosciuto o poco considerato.

Anzi, sono stati gli stessi partecipanti, circa 90 persone, di tipologia diversa e in maggioranza giovani, a sottolineare durante lo spazio dedicato agli interventi, l’utilità di questo genere di incontri e l’opportunità che questi vengano presi ad esempio o adottati all’interno di percorsi scolastici o nell’itinerario di iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi.
Pur se la filosofia in epoca moderna, non si è impegnata che sporadicamente sul terreno della sessualità, il prof. Mirabile ha riportato le varie correnti filosofiche e i vari filosofi che si sono pronunciati su questo fondamentale argomento: Montaigne, Kant, il neo-marxismo, Sartre, Marcuse, Mounier.
La relazione sessuale secondo Kant può essere naturale quando avviene con una persona con la quale è possibile la procreazione. Tutto cambia con la svolta verso il soggetto operata sia dal neo-marxismo sia dall’esistenzialismo ateo, in particolare, è con l’interpretazione materialistica e monistica del neo-marxismo di marca esistenzialista di Sartre e Marcuse che avviene una politicizzazione del corpo. Il corpo esaurisce la totalità dell’uomo e delle sue esperienza. Per Marcuse ad esempio il corpo è il luogo, oltre che il mezzo della liberazione del soggetto; riappropriarsi del corpo vuol dire liberare la persona umana dai vincoli del lavoro dipendente e dalla istituzionalizzazione del matrimonio; significa fallo diventare il luogo del piacere e del gioco: una visione che ha sicuramente giocato e gioca un ruolo non indifferente nella coscienza contemporanea abituata a pensare e vivere la sessualtià come “consumo” e come libertà assoluto… sapendo che la libertà assoluta genera mostri.
Diversa è la concezione personalista della sessualità e del corpo, cui filosofi di notevole spessore furono

mercoledì 12 ottobre 2011

EDUCARE ALLA SESSUALITA’, EDUCARE ALLA VITA - Seminario organizzato dal movimento per la vita di Marsala

È di grande attualità parlare di educazione. Parlare di educazione senza tener conto della sessualità, però, non è possibile. Educare significa permettere alla persona di portare a pieno compimento le doti della sua femminilità o della sua virilità per giungere alla completa realizzazione dell’essere in quanto maschio o in quanto femmina. La sessualità è una caratteristica costitutiva di ogni essere umano. Per questo è fondamentale che l’educazione sessuale venga inserita in un’educazione globale. Anzi, si può dire che tutta l’educazione nella sua globalità è “educazione sessuale”.


L’Associazione “Movimento per la vita” di Marsala, attraverso il seminario “Educare alla sessualità, educare alla vita” intende promuovere nel nostro territorio degli incontri per giovani, genitori, educatori, insegnanti ed operatori pastorali affinchè ci si educhi, e si educhino soprattutto bambini e ragazzi, a maturare al fine di essere totalmente maschio o totalmente femmina, cioè si educhi ad essere totalmente se stessi.
L'educazione sessuale è anche educazione al pudore e al valore della castità ma è soprattutto educazione contro l'aborto e contro la dissoluzione dei matrimoni.
E' quindi assolutamente primario per la nostra associazione diffondere questo tipo di cultura affinché le giovani generazioni siano attentamente educate.
I sei incontri previsti, che si terranno presso il salone della Parrocchia Madonna della Sapienza, nel quartiere Sappusi di Marsala, avranno inizio venerdì 4 novembre alle 18:00, e saranno tenuti da illustri e esperti relatori.
Il seminario è gratuito ed è previsto il servizio baby sitter. Al termine del corso verrà rilasciato attestato di partecipazione da presentare per il credito scolastico.
Per informazioni o iscrizioni ci si può rivolgere ai numeri 335.5811924 e 338.7177381, oppure all’indirizzo e-mail mpv.marsala@gmail.com.

lunedì 26 settembre 2011

"PER UN MONDO MIGLIORE" - Concerto organizzato dal Movimento per la vita di Marsala

“Il valore della vita sia sempre un diritto fondamentale e inviolabile per tutti”.
È questo il messaggio che ha voluto diffondere l’associazione “Movimento per la vita di Marsala” durante il concerto musicale tenutosi domenica 25 settembre nella Contrada S.Leonardo di Marsala.
Il concerto “Per un migliore domani”  è stato allietato da circa 20 giovani talenti del nostro territorio, che si sono esibiti con alcune canzone a tema sociale come la giovane mazarese Antonella Asaro che ha cantato la canzone di Nek ”In te” che racconta la storia di una donna che è indecisa se abortire oppure no e del suo compagno che le fa comprendere che il suo bambino già vive in lei.




L’esibizione canora ha avuto come meravigliosa cornice il gruppo folkloristico “I ragazzi di Matarò”, la mostra dei prodotti degli antichi mestieri dell’Associazione “San Francesco di Paola” e l’esposizione di quadri delle artiste marsalesi Maria Palermo, Rosita Maltese e Giacoma Giacalone.








Per conto dell’amministrazione comunale è intervenuto il neo assessore Salvatore Milazzo.


Madrina della serata è stata, invece, la marsalese Stefania Saladino.



Il concerto, promosso dal Movimento per la Vita di Marsala, deve il suo buon esito alla caparbietà e professionalità del signor FRANCO RUSSO, delegato chiosco JeJe Caffè, che sfidando tempi burocratici e tempo climatico ha realizzato con tanta passione questo importante evento che ci si augura possa essere il primo di una lunga serie.
Se la serata ha avuto un grosso successo lo si deve, però, soprattutto ai giovani cantanti: per la bravura mostrata e per l’impegno, la passione e la professionalità profusa nel prepararsi per questa importante manifestazione.




martedì 20 settembre 2011

“Per un migliore domani” Concerto organizzato dal Movimento per la Vita per una maggiore sensibilità e un maggiore impegno sociale sia delle istituzioni che dei cittadini


Si svolgerà domenica 25 settembre alle ore 21.00, nella piazzetta nuova in C/da San Leonardo a Marsala, il I° Concerto “Per un migliore domani” promosso dal Movimento per la Vita di Marsala che si avvarrà dell’organizzazione e produzione del signor FRANCO RUSSO, delegato chiosco JeJe Caffè sito in piazza San Leonardo.
Questo concerto vuole essere un modo diverso, accattivante, coinvolgente e allo stesso tempo qualificato ed efficace per invitare le istituzioni e l’opinione pubblica ad un'azione "più decisa nel campo sociale" ed una "particolare attenzione per la lotta a fenomeni come la povertà, le droghe, l’immigrazione, l’alcolismo, l’aborto.
I vari cantanti – giovani promettenti del nostro territorio - con le loro interpretazioni aiuteranno i presenti a riflettere sulle persone che a causa di condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali si trovano in gravi difficoltà, affinché tutti ci sentiamo chiamati a rispondere alle piaghe che affliggono oggi la nostra società.
Scopo della manifestazione però non vuole essere solo la denuncia dei mali sociali che prevalgono sulla collettività ma soprattutto voler dare più attenzione ai nostri concittadini che si trovano in difficoltà e stimolare l’impegno personale affinché possano realizzarsi diversi tipi di interventi atti a risolvere, o ad avviare a soluzione, i loro problemi.
"Non smetteremo mai di stimolare le istituzioni a progettare seri ed efficaci interventi per affrontare i maggiori problemi che angosciano la nostra società – hanno dichiarato gli organizzatori -. Tuttavia siamo convinti che l’impegno personale è indispensabile per raggiungere qualsiasi obiettivo”.
Il Movimento per la vita di Marsala offre già da tempo il proprio aiuto in termini di sostegno economico, di solidarietà e di amicizia, alle mamme e ai papà che trovandosi per svariati motivi in difficoltà a causa delle quali potrebbero decidere di non volere il bambino già concepito - lasciati soli, emarginati, giudicati, male informati - rischierebbero di prendere affrettatamente la decisione che potrebbe sembrare in quel momento la più ragionevole, senza sapere che non solo toglierebbero la vita ad un essere umano ma arrecherebbero a loro stessi gravi danni morali e psicologici.
Infatti, la scelta di tanti uomini e donne dettata dalle precarie condizioni in cui è stata presa non è sicuramente libera ma condizionata dalle circostanze stesse e dalle persone che li circondano.
Obiettivo della serata vuole essere, ovviamente, anche quello di far conoscere il Movimento per la vita, le sue finalità e le sue attività attraverso le quali, in tutta Italia, in 30 anni ha salvato migliaia di bambini.

giovedì 8 settembre 2011

MOVIMENTO PER LA VITA DI MARSALA: Tante attività per giovani e famiglie

Il Presidente Vittore Saladino insieme a Rosanna Bonomo e Giusi Agate, due dei 30 soci del Movimento per la Vita di Marsala

Si è svolta martedì 6 settembre l’assemblea del Movimento per la vita di Marsala. Circa 40 i partecipanti tra soci e simpatizzanti dell’associazione.
Durante l’incontro è stato presentato ed approvato il programma delle attività relativo all’anno sociale 2011-2012 che la scorsa settimana il direttivo aveva progettato.
Fra le tante iniziative proposte, particolare rilevanza avranno il seminario informativo, che quest’anno avrà per tema “Educare alla sessualità, educare alla vita” e la giornata per la vita che si celebrerà il 5 febbraio 2012.
Altre attività riguarderanno incontri di sensibilizzazione nelle scuole e nelle parrocchie, il Cineforum e l’avvio di un gruppo giovani del Movimento per la vita.
Per quanto riguarda le attività ricreative - e allo stesso tempo di sensibilizzazione – si aggiungerà alla pedalata ‘Insieme per la vita’,  il concerto “Per un domani migliore” che avrà luogo sabato 17 settembre 2011 nella nuova piazza San Leonardo.
Sembra quasi certa, inoltre, l’apertura di un Centro di aiuto alla vita, al quale potranno rivolgersi donne gestanti in difficoltà. Presto si saprà l’esatta ubicazione.
Evento importantissimo sarà inoltre la celebrazione a Marsala di una veglia di preghiera per la vita nascente e per le mamme in gravidanza. Essa sarà celebrata la vigilia della festa dell’Annunciazione, sabato 24 marzo 2012, che non è altro che la storia del concepimento di Gesù.

martedì 21 giugno 2011

PEDALATA "INSIEME PER LA VITA"

Si è svolta domenica 19 giugno la pedalata denominata “INSIEME PER LA VITA”. L’evento è stato promosso dal Movimento per la Vita di Marsala, dall’ANSPI Sappusi e dall’Opera Santuario Madonna di Fatima di Birgi. Obiettivo principale degli organizzatori era quello di  sensibilizzare i partecipanti sui fondamenti etici della difesa del diritto alla vita sin dal suo concepimento e della dignità dell'uomo.
Alcuni degli organizzatori del Movimento per la vita, dell'ANSPI e del Santuario di Birgi
La passeggiata in bicicletta, che ha preso inizio dalla Parrocchia Madonna della Sapienza di Sappusi,si è svolta lungo la strada che costeggia la litoranea Spagnola-Ettore Infersa e si è giunti al Santuario Madonna di Fatima, dove, prima di far ritorno a Sappusi, si è celebrata la Santa Messa.
Parole di incoraggiamento ad impegnarsi socialmente per la difesa del valore della vita umana, dal concepimento alla morte naturale, e per la difesa della famiglia, sono state pronunciate da Padre Enzo Vitale e da don Nicola Patti durante la celebrazione.




Durante  il percorso si sono effettuate alcune pause nelle quali gli iscritti, fruendo del meraviglioso sfondo naturale dello Stagnone, si sono potuti ristorare con acqua, succhi di frutta e gelati, offerti dai numerosi sostenitori dell’iniziativa grazie ai quali è stato possibile anche regalare ai partecipanti una maglietta colorata con il logo dell’iniziativa.
Il ricavato dell’iniziativa servirà a sostenere un “Progetto Gemma”, ovvero, un’adozione prenatale a distanza.

STUDENTESSA MARSALESE VINCE VIAGGIO A STRASBURGO


Per la seconda volta consecutiva una giovane marsalese ha vinto il primo premio del Concorso Europeo indetto dal Movimento per la Vita Italiano per gli studenti delle scuole superiori e delle università.

Si tratta di Eleonora De Filippi, giovane studentessa dell’Istituto “Pascasino” di Marsala.

Alla premiazione avvenuta la scorsa settimana al Teatro 'Dante' di Palermo è seguito un incontro a Terrasini a cui ha partecipato il coordinatore nazionale dei giovani del Movimento per la vita italiano, Leo Pergamo.

Vittore Saladino, presidente del Mpv Marsala con Eleonora De Filippi e Leo Pergamo
Gli oltre 25.000 studenti italiani che hanno partecipato alla XXIV edizione del Concorso, hanno affrontato un lavoro di riflessione sul tema “Famiglia fondamento della società in Europa e nel mondo”

In Sicilia hanno partecipato quasi duemila studenti tra i quali le commissioni dei MpV locali hanno scelto un ventina di premiati. I giovani vincitori sono attesi adesso al Parlamento Europeo di Strasburgo insieme a vincitori delle altre regioni italiane per una tre giorni di incontri e attività. A distanza di anni i ragazzi delle passate edizioni ricordano ancora i momenti più intensi e siamo sicuri che sarà così anche quest’anno. A tutti auguriamo una felice esperienza, e un proficuo impegno quando terminato il soggiorno in Francia sarà il momento di tornare alla vita quotidiana e spendere per gli altri quanto hanno imparato.


sabato 21 maggio 2011

CONCLUSO IL SEMINARIO INFORMATIVO "PRENDERSI CURA DELLA VITA"


Si è concluso venerdì 20 maggio il seminario informativo “Prendersi cura della vita” organizzato dal Movimento per la Vita di Marsala. Dieci incontri, dieci importanti argomenti, dieci occasioni di incontrarsi, discutere, condividere e conoscersi meglio.
Bella l’atmosfera che si è venuta a creare durante l’intero corso al quale hanno partecipato circa 50 persone, in buona parte giovani. Momento culminante, significativo ed emozionante della serata è stato quello della visione del video “Madre Teresa e il più povero dei poveri…”. Molto toccanti le parole rivolte dalla piccola Beata albanese durante i vari incontri avuti con la nostra associazione ed in particolar modo hanno colpito un po’ tutti le straordinarie parole dell’intervista che ella volle concedere in esclusiva al Movimento per la vita.
Il breve dibattito che ne è conseguito è stato molto proficuo. Si è preso coscienza, grazie agli incontri fin qui fatti e probabilmente soprattutto grazie alle parole sempre attuali e cariche di incoraggiamento e di speranza di Madre Teresa –, che le difficoltà di tante famiglie e di tante donne sole non devono farci arrendere ma piuttosto spronarci ad un impegno sempre maggiore. Va prendendo sempre più consistenza la nascita di un centro di ascolto per donne e famiglie in difficoltà, che ci auguriamo possa essere preludio all’apertura di un Centro di aiuto alla vita anche a Marsala. Sono state infatti diverse le persone che hanno espresso il desiderio di poter dare il proprio contributo.
L’obiettivo del seminario informativo proposto quest’anno a Marsala dal Movimento per la vita sembra a questo punto aver raggiunto il suo obiettivo principale, che insieme al voler contribuire alla ’alfabetizzazione’ della vita, era soprattutto  quello di far nascere nei partecipanti il desiderio di ‘prendersi cura della vita’; di tutta la vita, soprattutto quella nascente.
Foto di repertorio
A termine della serata, dopo aver consegnato gli attestati a relatori e partecipanti e dopo un breve rinfresco, ci si è salutati con una certa emozione. Tutti, soci e simpatizzanti, hanno compreso che durante il seminario si è diventati parte attiva del “popolo della vita”.
Ognuno di essi, infatti, da oggi in poi, è chiamato a dare il proprio contributo in modo ancora più vigoroso – secondo le proprie possibilità e capacità – all’impegno in favore e a servizio della vita umana per poter realizzare quanto auspicato da Giovanni Paolo II nell’Enciclica Evangelium Vitae al paragrafo n. 95: “Urgono una generale mobilitazione delle coscienze e un comune sforzo etico per mettere in atto una grande strategia in favore della vita. Tutti insieme dobbiamo costruire una nuova cultura della vita”.
Vittore Saladino

Approvato il bilancio consuntivo 2010 e preventivo 2011 durante l’assemblea dei soci del 20 maggio 2011

BILANCIO CONSUNTIVO ANNO 2010 - MOVIMENTO PER LA VITA MARSALA

BILANCIO PREVENTIVO ANNO 2011 - MOVIMENTO PER LA VITA MARSALA



Il Vangelo della vita nel magistero di Giovanni Paolo II

Lo scorso 18 maggio, per manifestare il proprio affetto e la propria gratitudine al Papa della vita, nella ricorrenza della data della sua nascita, il Movimento per la vita di Marsala ha organizzato a S.Ninfa presso il Centro pastorale ‘Giovanni Paolo II”, un incontro dal titolo “Il Vangelo della vita nel magistero del Beato Giovanni Paolo II”. Relatore è stato don Vincenzo Greco il quale ha esordito dicendo che non basterebbero i giorni della nostra vita per conoscere i 27 anni di pontificato di Giovanni Paolo II, non soltanto per i suoi scritti numerosissimi e per i suoi discorsi profondi, ma soprattutto per la sua personalità e la sua santità.
Giovanni Paolo II non ha trascurato nessuno degli aspetti di questo mondo. Forse quello più noto – anche perché se ne parla continuamente – è quella sua capacità di cambiare il corso della storia, in particolare il corso della politica soprattutto nei paesi dell’est.
Tra le tematiche che lui ha voluto prendere in mano veramente con molta insistenza, tanto che il mondo laico lo cominciò a guardare come uno dei suoi peggiori nemici, è il tema della vita e di tutti gli attentati e le difficoltà che la vita umana in tutte le sue fasi, in particolare la vita nascente e la vita terminale, subisce.
Lui ha affrontato tantissime volte la questione ‘difesa della vita nascente’, tanto che fù accusato di essere reazionario, retrogrado, incapace di camminare con i tempi. I suoi discorsi sulla morale sessuale, sull’apertura alla vita, sulla procreazione assistita erano frequentissimi. Ma cosa aveva veramente nel cuore il beato Giovanni Paolo II? Perché tutta questa insistenza in questi 27 anni di pontificato sul tema della vita umana? Perché ha speso anche il suo volto per queste tematiche che il mondo sembrava non comprendere; mentre lo applaudiva per la sua intelligenza politica infatti lo criticava per questa sua morale giudicata in alcuni casi addirittura medievale.
Il suo intento era profondamente, quasi esclusivamente teologico, cioè di rispetto e di proclamazione del primato di Dio nel mondo.
L’impianto morale di Giovanni Paolo II era soprattutto fondato sul primato di Dio per cui la vita è diritto di Dio che non può essere violato per nessuna ragione.
L’amore di Dio per ogni uomo fonda – secondo Giovanni Paolo II – la dignità altissima della persona umana.
Questi i cardini del suo ragionamento: Dio ti ama e quindi la tua dignità e altissima e la tua vita che è un dono di Dio è indisponibile. Affermazioni, queste, che gli attirarono tante critiche.
Nonostante questo, ha spiegato don Vincenzo, nella sua Enciclica Evangelium Vitae il beato polacco non fa venire meno un aspetto che lui tratta sin dai primi paragrafi e cioè che il Vangelo della vita può essere facilmente e razionalmente intuibile.
Tema molto delicato quello tra ragione e fede che Giovanni Paolo II volle sviluppare nell’enciclica Fides et ratio.
Ragione che nell’uomo moderno, proprio sul tema della vita, sembra offuscata, ci spiega Giovanni Paolo II,  da una cultura che lui chiama per la prima volta ‘cultura di morte’; cultura cioè fondata sul relativismo etico, sull’egoismo, sull’edonismo ed altre passioni dell’uomo che non tengono in alcun modo conto della persona umana ma pensano soltanto al profitto, all’utile, al piacere.
Cultura della morte, scrive Giovanni Paolo II,  che sembra si sia impossessata di tutti gli ambiti del vivere dell’uomo: politica, economia, etc, etc…
All’analisi della cultura della morte Giovanni Paolo II dedicò gran parte dell’enciclica Evangelium Vitae. Al contrario egli riservò solo pochi paragrafi ad alcuni ‘aspetti positivi’; e per tale motivo fu tanto criticato.
Il motivo da cui ha origine la cultura della morte, scrive Giovanni Paolo II al n.20 dell’enciclica pubblicata nel 1995 è una cattiva ed errata concezione della libertà; questo il fulcro, la ragione, la motivazione per cui ogni uomo oggi crede di essere libero, nel senso di poter scegliere indifferentemente (indifferentismo) tra bene e male. Quando si riduce la libertà a questo si perde il contatto con la verità.
La libertà nasce e si mantiene nella misura in cui essa si dirige verso il bene e la verità morale.
L’eclissi di Dio è alla base di tutto. Senza Dio non si può tenere unite libertà e verità.
Egli, infine, in Evangelium Vitae invoglia tutti i cristiani e gli uomini di buona volontà a prendersi carico della vita, per difenderla, per evangelizzarla, per custodirla ma anche per amarla.
Evangelizzare la vita, celebrare la vita e servire la vita sono le tre consegne che lui da alla Chiesa al termine della sua Enciclica.
EVANGELIZZARE
Tutte le attività della Chiesa (catechesi, predicazione, il dialogo personale, la scuola) devono essere orientate e preparate ad affrontare questo tema. Proprio per combattere l’anti-cultura della morte e per instaurare la cultura per la vita; anche se questa predicazione per la vita dovesse costare tanta impopolarità.
 CELEBRARE LA VITA
La vita si può amare soltanto se diventa oggetto di contemplazione, cioè attraverso la preghiera, incontri di comunità cristiane che la mettono al centro della loro vita di orazione. Solo la contemplazione, la celebrazione quindi, può restituire all’uomo questa convinzione profonda.
SERVIRE LA VITA
Ritorna a chiedere alla Chiesa di creare movimenti che sempre con maggiore fantasia e forza possibile si impegnino a servire la vita.

Vittore Saladino

martedì 10 maggio 2011



Avrà luogo domenica 22 maggio “INSIEME PER LA VITA” una  pedalata non agonistica organizzata dal Movimento per la Vita di Marsala, l’ANSPI Madonna della Sapienza di Sappusi e il Santuario “Nostra Signora di Fatima” di Birgi.
Il primo gruppo dei partecipanti partirà dal Santuario di Birgi alle ore 9.00 e si unirà al secondo gruppo che lo attenderà dinanzi la Parrocchia Madonna della Sapienza di Sappusi. Da qui tutti i partecipanti, dopo una solenne benedizione, si avvieranno verso il Santuario di Birgi dove sarà celebrata la Santa Messa appositamente organizzata per l’occasione e quindi, dopo un breve ristoro, si ritornerà a Sappusi.
I partecipanti durante la loro passeggiata potranno godere dello stupendo scenario naturale dello Stagnone. Il percorso prevede, infatti, l’attraversamento del lungomare  che da Contrada Ettore Infersa, passa per contrada Spagnola per giungere infine nel quartiere Sappusi di Marsala, e viceversa.
La quota di partecipazione è di € 3,00 e dà diritto ad una maglietta con lo slogan della manifestazione e ad un tagliando per partecipare al sorteggio di una bicicletta. Il ricavato della pedalata sarà destinato alla sottoscrizione di un “Progetto Gemma” (adozione prenatale a distanza). È importante per cui che in tanti partecipino alla pedalata.
Per informazioni e iscrizioni ci si può rivolgere alla segreteria del Santuario “Nostra Signora di Fatima” di Birgi, alla segreteria della Parrocchia Madonna della Sapienza di Birgi, o telefonando ai numeri 335.58.11.924 – 3452978547 - 3204028715
PERCHE’ IL 22 MAGGIO?
Il 22 maggio ricorre una data assai triste,  la promulgazione della legge 194/78 che ha introdotto in Italia l’aborto legale.
Da allora oltre cinque milioni di bambini sono stati soppressi con il favore della legge, oltre a quelli eliminati in modo clandestino.
A partire da quel giorno il Movimento per la vita è divenuto una voce insopprimibile che ha contributo non poco ad impedire l’archiviazione del diritto alla vita.
L’iniziativa denominata “Insieme per la vita”, organizzata dal Santuario di Birgi, dall’ANSPI , dal Movimento per la vita di Marsala e che vedrà la collaborazione del Club Vespa “Ruote d’Occidente”, desidera  contribuire a trasformare questa data infelice in una giornata di gioia, di speranza, di vita.
L’auspicio è perciò che tanti partecipino alla pedalata, affinchè “ la nostra presenza così numerosa e convinta  – come già disse Giovanni Paolo II ai volontari del Movimento per la vita nel 1998 – sia un segno incoraggiante che alimenti la speranza della vittoria della verità sulle false giustificazioni dell’aborto. E la verità è che ogni essere umano ha il diritto alla vita dal suo concepimento fino al suo naturale tramonto”.

Diritto alla vita e pari dignità - Momento di riflessione per gli alunni di Santa Ninfa

Lo scorso 15 aprile, l’Istituto comprensivo “Luigi Capuana” di Santa Ninfa, ha promosso un incontro per riflettere sul dono della vita e su quanto sia fondamentale impegnarsi a difendere ogni vita umana e promuovere la dignità personale di ciascuno, senza distinzione di classe sociale, razza, ricchezza, età.
Per l’occasione è stato invitato ad intervenire Vittore Saladino, presidente del Movimento per la Vita di Marsala. Ha partecipato all’incontro anche l’arciprete don Franco Caruso.





Gli alunni hanno introdotto l’incontro esibendosi con alcuni canti sul tema del dono della vita; hanno  successivamente  partecipato all’incontro mostrando molta attenzione ed entusiasmo, interagendo con coinvolgimento agli stimoli del presidente Saladino, che per meglio farsi comprendere dai giovani alunni si è servito di alcuni audiovisivi.


I ragazzi sono rimasti molto contenti della riflessione che ne è sorta.
È stato sicuramente un bel momento educativo!
L’obiettivo che si erano fissati gli insegnanti sembra sia stato raggiunto.
È indispensabile che ciascuno di noi, sia fortemente impegnato a difendere e promuovere la vita, affinché,  molte donne e bambini possano accogliere la vita e guardare ad essa come il dono più alto che Dio ha fatto all’umanità.
Come osserva Papa Benedetto XVI “, infatti, alla radice della crisi dell’educazione c’è una crisi di fiducia nella vita”.
Oggi si assiste a molti episodi di efferata violenza: vite brutalmente spezzate, anziani abbandonati, immigrati disperati e non sempre bene accolti.
Tutto pare assai normale e lascia intravedere un’umanità sorda al grido di chi non può difendersi. Smarrito, così, il senso di Dio, l’uomo smarrisce se stesso.
L’auspicio è che da questo incontro sia nato un impulso affinché lo stile di vita dei nostri alunni e di noi insegnanti, diventi un inno di lode e ci renda seminatori di speranza in questi tempi difficili.
Rosanna Lombardo