Il direttivo

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mercoledì 3 marzo 2010

"Bella", un film che è un inno alla vita finalmente anche a Marsala


DOMENICA 7 MARZO ORE 21,00
CINEMA DON BOSCO, VIA ROMA - MARSALA

Grazie ad un‘azione congiunta tra Movimento per la vita e Acec il film Bella, vincitore del Fiuggi Family festival 2008, dal 26 gennaio 2010 arriva finalmente nelle sale cinematografiche. Certo non nella programmazione dei blasonati circuiti cinematografici (la censura colpisce ancora), ma le mille sale parrocchiali sparse in tutta Italia possono ugualmente garantire una grande diffusione al film, specie se supportate da una vasta opera di sensibilizzazione.
Il film, regista e interpreti
“Bella”, la pellicola presentata quest'anno a livello mondiale, inaspettatamente vinse il primo premio del prestigioso “People’s Choice Award” del Toronto Film Festival e successivamente diversi altri premi.

Si tratta di una storia romantica girata nell’arco di 23 giorni per le strade di New York, diretta dal regista messicano Alejandro Monteverde, prodotta da “Metanoiafilms”, che vede la presenza dell'attore e produttore messicano Eduardo Verástegui.
Eduardo ha fondato la casa cinematografica insieme agli amici Leo Severino e Alejandro Monteverde, con il fine di “produrre pellicole che non intrattengano solamente il pubblico, ma pellicole che ne tocchino il cuore, ne elevino l'intelletto verso ciò che è buono, bello e vero, verso l'eccellenza”. La scelta del nome della casa editrice non è casuale, riflette in percorso spirituale di Eduardo, metanoia significa in greco, “conversione”.
Come racconta lui stesso del film: “Una storia d'amore che va al di là delle romanticherie e riguarda un uomo che aveva tutto nella vita o che almeno credeva di avere tutto: denaro, fama, successo e molto ancora”. Bella ha cambiato la vita a molta gente, a cominciare dalla sua, racconta: “E' una pellicola che mi ha cambiato la vita. Non ho mai lavorato a un progetto tanto significativo come quello di 'Bella'”. “E' un film che celebra la vita, che celebra i nostri valori, la nostra cultura, la nostra musica, la nostra cucina e molto altro ancora”.
L'attore rivela poi di avere una speranza: “La gente nel vedere le pellicole da noi prodotte alla Metanoiafilms – in questo caso 'Bella' – ne esce ispirata, colma d'amore, di fede e speranza”.[…]“Dopo 10 anni di carriera mi sono reso conto che mi mancava qualcosa, ma non sapevo cosa fosse. Mi sentivo in un labirinto senza uscita; volevo usare l'uscita di sicurezza ma non sapevo dove si trovasse, mi sentivo vuoto”.
In un’intervista rilasciata in spagnolo nel luglio dello scorso anno all’Eternal Word Television Network, Verástegui ha sottolineato che per lui è chiaro “lo scopo della mia vita, della nostra vita. Non sono stato chiamato o non sono nato per essere un attore, non sono stato creato per essere famoso, ricco, ingegnere, medico, di successo. Sono stato chiamato ad essere santo”.
Viste le premesse, indubbiamente è una casa cinematografica da seguire con molta attenzione. Personalmente auguro loro tutto il bene possibile per la strada intrapresa.

La trama
Il film racconta la storia di José, un promettente giocatore di calcio messicano, che per circostanze tragiche smette di giocare a calcio e si ritira a fare il cuoco nel ristorante del fratello adottivo. Qui conosce Nina che lavora nello stesso ristorante, ma viene licenziata perché non andava al lavoro a causa della gravidanza.
Nina, essendo sola, senza alcun sostegno familiare e senza lavoro, è decisa ad interrompere la gravidanza. Ecco che José non condividendo la sua scelta, le resta accanto facendole sentire la sua presenza e il suo sostegno in tutto ciò che gli è possibile. Le loro giovani vite s’intrecciano in una serie di dialoghi intensi e stupendi flashback.
Difficile non restare emotivamente coinvolti nel racconto, anche se non vengono mai pronunciate parole come: Dio, aborto, difesa della vita ecc., ma inquadrature, sguardi e silenzi dicono molto di più.

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