Il direttivo

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venerdì 1 febbraio 2013

NON SI PUÒ SOFFOCARE LA VITA CON L’ABORTO



Da sx: Dott. Antonio Oriente e Vittore Saladino
Un “concentrato di sofferenza” con il quale si compromette la salute psichica e fisica della donna, si uccide suo figlio e si limita  la sua capacità gestazionale.
Questo è l’aborto per il dott. Antonio Oriente, Vicepresidente Nazionale dei Ginecologi Ostetrici cattolici, intervenuto venerdì 1 febbraio al seminario di Bioetica organizzato a Marsala dal Movimento per la vita.
Il relatore ha subito citato il Messaggio della CEI per la 35a Giornata Nazionale per la vita che si celebra il 3 febbraio: “non si esce da questa fase critica generando meno figli o peggio ancora soffocando la vita con l’aborto, bensì facendo forza sulla verità della persona umana, sulla logica della gratuità e sul dono grande e unico del trasmettere la vita, proprio in un una situazione di crisi”.

Fondamentali documenti sono stati riportati dal dott. Oriente, inoltre, per parlare dell’aborto volontario secondo la legge, secondo la volontà di chi l’ha proposta, a cosa si è ridotto ed i guasti che ha prodotto.

Oltre alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (Corte Europea dei diritti dell’uomo, Roma, 4.XI.1950), nella quale all’art. 2 “Diritto alla vita”, vi si può leggere che il diritto alla vita di ogni persona è protetto dalla legge e nessuno può essere intenzionalmente privato della vita, l’Art.1 della legge 194/78 ribadisce  che lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio e che l'interruzione volontaria della gravidanza, di cui alla presente legge, non e’ mezzo per il controllo delle nascite.

Nonostante ciò, nel 2011 gli aborti in Italia sono stati 116.000 e in Europa 1.200.000. Fra questi non è considerato l’aborto nascosto: aborto clandestino, aborto chimico (RU486, pillola del giorno dopo, pillola dei 5 giorni dopo), la spirale, gli aborti che possono verificarsi con l’assunzione della pillola ormonale anticoncezionale e i migliaia causati dalla Fecondazione in vitro.

martedì 18 dicembre 2012

FECONDAZIONE ARTIFICIALE: PER O CONTRO L’UOMO?

Mons. Gaspare Gruppuso

Molti quando si parla di fecondazione artificiale e legge 40 mettono subito le mani avanti affermando che bisogna lasciare alla libertà di coscienza certe questioni.
La fecondazione artificiale o procreazione artificiale è l’insieme di quelle procedure tecniche volte ad ottenere un concepimento umano fuori del processo naturale dell’unione sessuale dell’uomo e della donna.
Negli ultimi quattro anni il Movimento per la vita di Marsala si è spesso interrogato sul dibattito intorno alla FIVET, rilevando che quasi mai sui mass-media c’è stato uno sforzo per fare chiarezza su queste tecniche di fecondazione extracorporea.
Si è constatato sovente che l’uomo della strada è disinformato e spesso anche ingannato, che persone disponibili ad accogliere un messaggio rispettoso della vita umana sono state sviate da false notizie (esempio: “l’omologa è la FIVET cattolica”).
Per poter offrire una informazione e formazione corretta delle coscienze (innanzitutto da un punto di vista dell’etica umana), si è pensato di realizzare lo scorso venerdì 14 dicembre, nell’ambito del Seminario di Bioetica, un incontro che dicesse una parola chiara.
Per l’occasione è stato invitato a relazionare mons. Gaspare Gruppuso, docente ed esperto di Bioetica il quale ha innanzitutto offerto un giudizio etico sulla fecondazione artificiale che essenzialmente si articola su tre punti: l’embrione è un essere umano (lo affermano gli scienziati); la fecondazione artificiale è illecita perché scinde nell’atto sessuale coniugale la dimensione unitiva e quella procreativa; la terza esigenza etica è l’unità della famiglia in quanto nella fecondazione artificiale il figlio viene aggregato o introdotto dall’esterno nella famiglia e, nel caso della fecondazione eterologa, oltre ad introdurre una terza o quarta persona, è anche privato dell’identità dei propri genitori.
Inoltre, mons. Gruppuso ha offerto chiarezza e verità sulla FIVET (Fecondazione In Vitro ed Embryo Transfer), una tecnica di procreazione medicalmente assistita che consiste nell'ottenere la fecondazione dell'ovocita al di fuori del corpo della donna con conseguente formazione dell'embrione e successivo trasferimento in utero dello stesso.
Pochi sanno, ad esempio, che la FIVET provoca la morte di un numero rilevante di embrioni umani poiché per ottenere un bambino si rende necessario sacrificare molti suoi fratellini.
Il relatore ha dunque ricordato che in nessuna norma del nostro ordinamento esiste un “diritto al figlio”. Il lodevole desiderio di averli non giustifica l’uso di ogni mezzo.
Uno stato laico ha il dovere di difendere tutti i suoi cittadini, mentre la FIVET uccide migliaia di italiani. Una democrazia autentica difende i più deboli dall’arbitrio dei più forti, affinché la legge della forza sia rimpiazzata dalla forza della legge.
Ultima tra le grandi nazione europee, anche l’Italia nel 2004 si è finalmente dotata di una legge che regolamenta le tecniche di fecondazione artificiale.
Il movimento per la vita, insieme ad altre associazione aconfessionali e alla Chiesa Cattolica, pur non condividendo il principio della fecondazione artificiale ed alcuni aspetti della legge 40/2004 sono concordi nell’ asserire che essa dopo più di quaranta anni di contrasti, ha segnato la fine del Far West procreativo italiano. Inoltre la legge 40/2004 afferma il diritto inalienabile alla vita di tutti gli embrioni umani ed in quanto legge dello Stato italiano va rispettata.

sabato 8 dicembre 2012

“L’embrione umano è vita umana nascente fin dalla fecondazione”

Don Giovanni Russo, direttore Scuola Superiore Bioetica e sessualità di Messina
“L’embrione umano è vita umana nascente fin dalla fecondazione”. A ribadirlo, venerdì 30 novembre, alle circa 90 persone, tra insegnanti, studenti, appasionati di bioetica, volontari e curiosi che hanno partecipato al primo incontro del Seminario di Bioetica organizzato dal Movimento per la vita di Marsala è stato don Giovanni Russo, direttore della Scuola Superiore di Bioetica e sessualità di Messina.
Il relatore ha posto l’accento sulle varie ‘domande etiche’ che da sempre sono state segnate da inquietudine, in particolare: “Chi o cos’è l’embrione umano?”.
Anticamente ci si poneva la questione più per il rincrescimento della perdita del nascituro (una vita è nata … l’uomo può scegliere di fermarla?).
Oggi le domande etiche riguardano invece aborto; procreazione assistita; Selezione pre-impianto; Cellule staminali; Congelamento embrioni; Filiazione biologica/genetica; Pillola giorno dopo, dei 5 giorni dopo, RU486; Spirale (IUD); Sperimentazione embrioni.
In passato si dava una risposta esclusivamente ‘Biblica’ – secondo la quale Dio è fonte e Signore della vita e l’uomo non ne può disporre in modo arbitrario – e ‘filosofica’. Si pensi alle dispute dei filosofi greci o dei Padri della Chiesa sull’animazione immediata o tardiva, cioè se l’embrione ha un’anima sin dall’inizio del concepimento o successivamente.
Questo fino a 50 anni fa, da quando, cioè, la scoperta del DNA consente valutazioni scientifiche importanti per l’etica.
Questa fondamentale scoperta ha dimostrato inconfutabilmente che l’embrione nel suo genoma è assolutamente unico e irripetibile; ha una precisa individualità somatica; presenta una legge ontogenetica di sviluppo.
I vari stadi evolutivi indicano l’evoluzione di uno sviluppo ma non dell’identità dell’embrione che nel suo genoma è sempre ciò che è.
Nonostante l’evidente rivelazione scientifica vi sono diverse visione contrarie che negando la verità, cioè che l’embrione vivente, a iniziare dalla fusione dei gameti, non è un mero cumulo di cellule disponibile,
ma un reale individuo umano in sviluppo che si autocostruisce.
Il Rapporto Warnock afferma, per esempio, che l'embrione è vita umana solo dal 14-16 giorno dal concepimento (“stria primitiva”, primo abbozzo di cellule neurali). Sono stati coniati nuovi termini , come «PRE-EMBRIONE» o EMBRIONE «IN POTENZA».
Per fini ideologici o puramente commerciali, ha affermato il relatore, si vuole negare che l’embrione umano, sin dal suo concepimento, ha la stessa dignità e gli stessi diritti di ogni soggetto umano.
Oggi giorno gli interventi «NON ETICI» SULL’EMBRIONE sono davvero tanti: L’ABORTO Procurato (chirurgico) e Chimico (contragestativi: spirale, pillola del giorno dopo, dei 5 giorni dopo, RU 486, … );
TECNICHE EXTRA-CORPOREE (in vitro) di EMBRIOTECNOLOGIE E PROCREAZIONE ASSISTITA (Fivet, Icsi, …); Clonazione, Cellule staminali embrionali, etc, etc…
Don Giovanni Russo si è soffermato a parlare delle Cellule staminali, sulle quali la scienza medica ripone molte speranze per la capacità di auto-rinnovarsi (cioè di riprodursi a lungo) e la capacità di dare origine a cellule altamente differenziate (nervose, muscolari, del sangue, ecc.).
Sebbene le cellule staminali ‘adulte’ non danno origine a rischi particolari e tuttora curano circa 100 malattie, ha affermato don Russo, molti si stanno accanendo sull’utilizzo delle cellule staminali ‘embrionali’ che pone molti quesiti ‘etici’.
Perché creare embrioni con il proposito di distruggerli, anche se con l’intenzione di aiutare i malati?
È del tutto incompatibile con la dignità umana! È gravemente immorale sacrificare una vita umana per una finalità terapeutica. Inoltre le cellule staminali embrionali hanno mostrato oncogenesi e ad oggi non curano alcuna malattia.
Il prossimo incontro del Seminario di Bioetica si svolgerà venerdì 14 dicembre alle ore 18.00. Il tema che si tratterà è “DIGNITA’ UMANA, FECONDAZIONE ASSISTITA E LEGGE 40/2004”.
Per info e iscrizioni chiamare il 328.9736094

mercoledì 21 novembre 2012

"UN FILM PER LA VITA"



Tre film per discutere sulla Bioetica affinché attuali e scottanti temi come la clonazione, l’aborto, il coma, la vita e la morte... non rimangano confinati nel mondo scientifico.
Con questo obiettivo prenderà il via il 2 dicembre 2012 alle ore 17:00 la quarta edizione del cineforum “Un film per la vita” organizzato dal Movimento per la vita –onlus– di Marsala.
Il cineforum organizzato dall’associazione pro-life marsalese, così come anche il seminario di bioetica che avrà inizio a giorni, sono di estrema importanza perché ormai le sfide culturali  sono superiori a quelle materiali, anche se l'odierna grave crisi economica provoca, in modo sbagliato, un maggiore allarme sul fronte economico.
I film in programma sono: “4 mesi, 3 settimane e 2 giorni”, “Gattaka” e “Mare dentro”.
Alle proiezioni che si terranno presso il Centro di Aggregazione sociale di Sappusi seguirà un breve dibattito. L’ingresso è gratuito.

domenica 4 novembre 2012

APERTE LE ISCRIZIONI AL SEMINARIO DI BIOETICA ORGANIZZATO DAL MOVIMENTO PER LA VITA DI MARSALA

Per il terzo anno consecutivo il Movimento per la vita di Marsala organizza un seminario di Bioetica aperto a tutti coloro che vogliono conoscere e approfondire i grandi interrogativi che ruotano intorno alla persona, a partire dal rispetto della vita umana nel suo significato più profondo.

Perché parlare di Bioetica? Forse perché, in un certo senso, non se ne può fare a meno; ogni ambito della nostra vita ne è interessato!

La ricerca scientifica incide quotidianamente sulla vita di ognuno di noi. Ma quan
do la scienza deve fermarsi?

La Bioetica è una disciplina molto recente che applica la riflessione etica alla scienza ed alla biomedicina con lo scopo di affrontare e valutare anche a livello morale alcuni processi medici quali l'eutanasia, l'aborto, la fecondazione artificiale e tanti altri.

Obiettivo del seminario, che si svolgerà in 5 incontri e avrà inizio il prossimo 30 novembre, è quello di far conoscere meglio la bioetica per tentare di promuovere e sviluppare nel nostro territorio una cultura consapevole e rispettosa del valore della vita umana dal concepimento alla morte naturale soprattutto fra i giovani.

È una contraddizione, infatti, chiedere alle nuove generazioni il rispetto dell’ambiente naturale, quando l’educazione e le leggi non le aiutano a rispettare se stesse.

Agli incontri che si terranno presso il Centro di aggregazione sociale di Via G.Falcone sono invitati tutti: giovani e adulti, insegnanti e studenti, genitori e figli, professionisti e volontari.

Il seminario è organizzato in collaborazione con la Scuola Superiore di Specializzazione in Bioetica e Sessuologia di Messina.

Illustri e competenti saranno i relatori: Il dott. Antonio Oriente, Vice Presidente Nazionale dell’Associazione Ginecologi Ostetrici Cattolici, mons. Gaspare Gruppuso docente di bioetica, la prof.ssa Maria Rita Fedele, docente ordinaria di filosofia e storia di Palermo, don Giovanni Russo, direttore scuola superiore bioetica e sessuologia di Messina e don Nicola Patti

La partecipazione agli incontri darà diritto all'accreditamento delle attività per chi volesse approfondire la Bioetica iscrivendosi a Messina al Corso "Certificate e-learning in Bioetica e Pastorale Familiare (annuale)" o al "Master Universitario in Bioetica e Sessuologia (biennale)".

Per informazioni e iscrizioni al Seminario di Bioetica che si terrà a Marsala chiamare il numero 328.9736094 oppure inviare una e-mail all’indirizzo mpv.marsala@gmail.com

domenica 3 giugno 2012

TUTTI I COLORI DELLA VITA


Pedalata di beneficenza in favore della vita nascente


Oltre 200 persone hanno dipinto di molteplici colori il lungomare Spagnola, domenica 3 giugno, in occasione della seconda edizione della pedalata “Insieme per la vita”.
Grazie all’impegno dei volontari del Movimento per la vita, dell’Anspi Sappusi, del Santuario Madonna di Fatima di Birgi e del Club Vespa “Ruote d’Occidente”, al contributo di numerosi sponsor, e alla collaborazione della polizia municipale e della Pubblica assistenza Aurora onlus, donne e uomini, ragazzi e anziani, sportivi e meno avvezzi all’attività fisica, tutti insieme, hanno potuto godere di una magnifica mattina all’insegna dell’allegria, dell’amicizia, della natura e della solidarietà.
Il ricavato, circa € 500,00, sarà infatti devoluto al Centro di Aiuto alla vita (CAV) di Marsala che sostiene oltre 50 mamme e i loro rispettivi bimbi.
Il CAV, sito in via della Gioventù 65, è aperto tutti i martedì e mercoledì dalle 15.30 alle 17.30.
Chiunque può sostenere le attività del CAV attraverso contributi economici mensili od occasionali; offrendo latte, omogeneizzati e aiuti materiali per la prima infanzia in buono stato (abbigliamento bambini 0-3 anni, carrozzine, passeggini);  oppure offrendo come volontario la propria disponibilità. Per info chiamare il 328.9736094.
Al momento della partenza da Sappusi, in rappresentanza dell’amministrazione comunale è intervenuta anche l’assessore alle politiche sociali, la professoressa Antonella Genna.